principiante o solo femminuccia?

Excalib65

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roberto77 ha scritto:
per cama girl

un consiglio per le tue disciese:
hai mai cercato di stare dietro al cama tenendo costante il distacco? magari chiedendoli a lui una collaborazione... nel senso all' inizio digli di non skizzare poi piano piano aumentate l'andatura....

forse avendo davanti a te una persona da "copiare" puoi affrontare meglio le discese cercando di mettere le ruote dove lui è già passato...

Bho per il resto non so che dirti

saludos

Quoto robe... però bisogna sempre tenere a mente una cosa... la distanza da tenere rispetto a chi ti precede è un aspetto fondamentale nella discesa: stare troppo vicini a chi ti sta davanti può compromettere la corretta visuale del percorso (e dei pericoli che vi si insinuano) e ridurre drasticamente i tempi necessari per eseguire le manovre... per cui copiare chi ti sta davanti va benissimo, ma a debita distanza.
Riporto giusto l'ultimo esempio che mi viente in mente: durante la gara di Villacidro... discesa in sterratone con fondo ghiaioso che invita mollare i freni.... io davanti, Bike dietro di me e attaccato alla sua ruota un biker poco esperto che tentava di non farsi "mollare"; all'arrivo in prossimità di un tornante poco visibile, forzo la staccata perchè conoscevo bene il percorso, esagero un po' ed allora assecondo il tornante allargando senza puntare per la corda della curva per sfruttare l'appoggio fornitomi da una sorta di parabolica all'esterno... peccato che era fatta di ghiaione smosso che quasi mi pianta sul posto... vabbeh... mi ero tenuto del margine per cui riesco abbastanza agevolmente a stare in piedi. Bike, che si era tenuto a debita distanza, segue la mia stessa traiettoria e si "avvantaggia" di ciò che aveva visto davanti a lui (tenete presente che abbiamo iniziato la staccata a circa 60 km/h).... fin qua tutto bene: la giusta distanza ha avvantaggiato chi stava dietro; peccato che il biker che seguiva Bike (scusate il gioco di parole) gli fosse praticamente alle calcagna e, quando si è reso conto di ciò che stava per capitargli, si è attaccato ai freni come un disperato (tra l'altro aveva dei v-brake... già in crisi per tutta la discesa fatta fino a li) intraversandosi da tutte le parti e rischiando di finire addosso al malcapitato Bike. Figuratevi che, sentito tutto il frastuono dietro di me, mi sono fermato ed ho dovuto attendere un bel po' che si diradasse il polverone per riuscire a vedere di cosa si trattasse: Bike fermo all'esterno del tornante e quell'altro di traverso quasi in groppa a Bike. E' andata bene.... stavolta....
Morale della favola: state a debita distanza da chi vi precede (più sono veloci le discese più i tempi necessari per reagire al pericolo sono stretti...); se non conoscete chi sta davanti è preferibile non tenere conto delle sue velocità e delle sue traiettorie (potrebbe saperne meno di voi e portarvi fuori strada con lui); se chi sta davanti a voi ha una bici più adatta della vostra alle discese (soprattutto per sospensioni, telaio e impianto frenante) non tentate di stargli per forza dietro, non è detto che riusciate a seguire le stesse traiettorie e le stesse velocità.
Queste poche ma essenziali regole col passare del tempo diventeranno parte integrante del vostro bagaglio di esperienze e le seguirete senza neanche farci caso, ma fino a quel momento ritengo che sia importante tenerle bene a mente.
 

giagy78

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quoto exa.....ottimo consiglio..e sagge parole:il-saggi: non si finisce mai di imparare!!!
stai tranquillo che il tizio apresso a bike si ricorderà dell'accaduto..ammenoche non corra con incoscienza!!
 

bikesardinia

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Excalib65 ha scritto:
Quoto robe... però bisogna sempre tenere a mente una cosa... la distanza da tenere rispetto a chi ti precede è un aspetto fondamentale nella discesa: stare troppo vicini a chi ti sta davanti può compromettere la corretta visuale del percorso (e dei pericoli che vi si insinuano) e ridurre drasticamente i tempi necessari per eseguire le manovre... per cui copiare chi ti sta davanti va benissimo, ma a debita distanza.
Riporto giusto l'ultimo esempio che mi viente in mente: durante la gara di Villacidro... discesa in sterratone con fondo ghiaioso che invita mollare i freni.... io davanti, Bike dietro di me e attaccato alla sua ruota un biker poco esperto che tentava di non farsi "mollare"; all'arrivo in prossimità di un tornante poco visibile, forzo la staccata perchè conoscevo bene il percorso, esagero un po' ed allora assecondo il tornante allargando senza puntare per la corda della curva per sfruttare l'appoggio fornitomi da una sorta di parabolica all'esterno... peccato che era fatta di ghiaione smosso che quasi mi pianta sul posto... vabbeh... mi ero tenuto del margine per cui riesco abbastanza agevolmente a stare in piedi. Bike, che si era tenuto a debita distanza, segue la mia stessa traiettoria e si "avvantaggia" di ciò che aveva visto davanti a lui (tenete presente che abbiamo iniziato la staccata a circa 60 km/h).... fin qua tutto bene: la giusta distanza ha avvantaggiato chi stava dietro; peccato che il biker che seguiva Bike (scusate il gioco di parole) gli fosse praticamente alle calcagna e, quando si è reso conto di ciò che stava per capitargli, si è attaccato ai freni come un disperato (tra l'altro aveva dei v-brake... già in crisi per tutta la discesa fatta fino a li) intraversandosi da tutte le parti e rischiando di finire addosso al malcapitato Bike. Figuratevi che, sentito tutto il frastuono dietro di me, mi sono fermato ed ho dovuto attendere un bel po' che si diradasse il polverone per riuscire a vedere di cosa si trattasse: Bike fermo all'esterno del tornante e quell'altro di traverso quasi in groppa a Bike. E' andata bene.... stavolta....
Morale della favola: state a debita distanza da chi vi precede (più sono veloci le discese più i tempi necessari per reagire al pericolo sono stretti...); se non conoscete chi sta davanti è preferibile non tenere conto delle sue velocità e delle sue traiettorie (potrebbe saperne meno di voi e portarvi fuori strada con lui); se chi sta davanti a voi ha una bici più adatta della vostra alle discese (soprattutto per sospensioni, telaio e impianto frenante) non tentate di stargli per forza dietro, non è detto che riusciate a seguire le stesse traiettorie e le stesse velocità.
Queste poche ma essenziali regole col passare del tempo diventeranno parte integrante del vostro bagaglio di esperienze e le seguirete senza neanche farci caso, ma fino a quel momento ritengo che sia importante tenerle bene a mente.
sante parole ecxa,esempio lampante,ti sei dimenticato di dire pero la serie incredibile di frastimmi che si è presa il tipo:discuss:
 

gnappo78

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takashi ha scritto:
Ciao cama io ho proprio l'opposto del tuo problema in discesa tecnica con gradoni etc mi blocco, mentre in quelle larghe vado molto piu tranquillo ma credo sia solo un problema di farci il callo, penso sia tutta questione di esperienza :-)

Mhmhmhhh anche io agli inizi all'incominci per meglio dire avevo qs problema quando vedfevo i gradini mi puntavo e magari ci cadevo pure!!!!! l'unico e cercarsi un posto dove poter affinare l atecnica ,vedi sella del diavolo e calamosca farlo un paio di volte e vedrete che nessun gradino vi fara paura!!!!!
 

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bikergirl ha scritto:
Visto che io sono una biker in gonnella chiedo a voi maschioni esperti biker dei consigli sulle discese. Nelle salite non ho troppi problemi..ma sarà la femminuccia che è in me a frenare nelle discese??????? Oppure è solo questione di essere imbranata, PAGU PRATICA? Spero sia la seconda.. Ho scoperto solo da poco la passione x single-treck (boh,si scrive così?) e le discese tecniche e ad ogni uscita azzardo sempre qualcosina in più. Già..azzardo..Mi butto nelle discese aggrappandomi anke con le unghie alla speranza di non dover ripulire il mio faccino dai vari sassolini o arbusti..che se stai in sella non dovrebbero disturbare!!!!!!!! Come dice il mio camarillo "ho la sardegna stampata sul corpo", di ogni posto ho un ricordino ben "cicatrizzato".
Ma che me frega,l'importante è divertirsi!!
Il fatto è che trovo più semplici fare discese tecniche,con massi, gradoni..piuttosto che quelle belle lisce lisce(ripide) pulite ma un pò carogne,con terreno a farineta o ghiaietta fine. In queste ultime proprio non riesco a sbizzarrirmi. Soprattutto in curva,devo rallentare parecchio altrimenti sono guai. Solitamente le discese tecniche le affronto con 1piede staccato (mi dà sicurezza),poi i sassi ammortizzano il movimento..mi sento più a mio agio.
Con le discese lisce che faccio in curva? Sperimento sempre qualcosa,solitamente allargo prima di arrivare alla curva x chiudere quasi tutto a sinistra; oppure vedo gli altri fare anke il contraio,buttarsi a destra prima della curva e stringere poi.
Insomma le temo ancora dopo più di 1 anno di bici,sarà inibizione? Che mi consigliate?
Ciauciau, camagirl

ho letto una sfilza di consigli validi e non li ripeto, ti dico solo una cosa che non mi sembra aver letto

nelle curve veloci tieni il peso centrale e non arretrato, se molto ripido puoi arretrare, ma stai attenta a non alleggerire l'avanteno, spingi col ginocchio esterno sul telaio e il ginocchio interno mettilo fuori, mantenendo il busto dritto, senza insomma seguire la piega della bici, ma allo stesso tempo leggermente accovacciato con le braccia flesse per mantenere un baricentro basso, se non hai delle gomme da 13, segui la giusta traiettoria aplicando questa tecnica ti manchera solo un po di decisione per spararti gli sterratoni a manetta
naturalmente i freni prima della curva..una volta inseriti tieni con decisione la piega, vedrai che va tutto bene
 

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