• La Avona Silva è una bici da XC con 115mm di escursione al posteriore e 120mm all'anteriore. In taglia L, sulla nostra bilancia, pesa 10.3 kg senza pedali, nella sua versione top di gamma con sospensioni Rock Shox Flight Attendant.
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Peso reale dirtjumper 2004

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Biker marathonensis
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http://www.ing.unitn.it/~colombo/telai/telaioall.htm
http://www.ing.unitn.it/~colombo/telai/telaioacc.htm

come vedi l'acciaio pesa 2.89 volte in piu' e puo' avere una resistenza alla rottura pari a 3.22 superiore all'alluminio (1450 contro 450).
imho a patto che sia possibile lavorarlo allo spessore necessario, a parita' di peso e diametro, lo stelo in acciaio sottile come una lattina ha resistenza superiore a quello in alluminio.
resta da vedere il motivo di aumento di peso della marzocchi, potrebbe essere perche' non e' possibile fare uno stelo in acciaio piu' sottile (ignoro lo spessore di quelli in alluminio) o potrebbe essere per aumentare ulteriormente la rigidita' risparmiando grammi rispetto all'alluminio.
imho il discorso non e' cosi' limitato, c'e' da prendere in considerazione la diversa resistenza dei materiali all'invecchiamento. l'alluminio invecchia ad ogni minima sollecitazione, l'acciaio solo quando la sollecitazione supera un certo livello. e' possibile che marzocchi abbia disegnato una struttura in acciaio tale da non dover quasi mai subire sollecitazioni affaticanti, risolvendo alla radice il problema dell'invecchiamento.
 

Comaz15

Biker dantescus
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Calma calma...
Il problema è che l'acciaio flette di più dell'alluminio a parità di resistenza,

Buttata così sembra una caXXata, quello che volevo dire è che se dimensioni un certo pezzo per resistere a una sollecitazione X, se lo fai in alluminio, ti verrà fuori un diametro di , per es., 32mm, mentre se lo fai in acciaio il diametro sarà circa 16mm... se ora vai a fare la verifica a deformabilità, troverai che per uno stesso carico, il pezzo in allumnio si deforma molto meno (es 0,15mm tanto per dare un ordine di grandezza) rispetto all'pezzo in acciaio (in proporzione 0,8mm).
Sulle DJ il problema nasce dal fatto che il diametro degli steli è stato calcolato per l'alluminio e andando a farli in acciaio si è costretti ad usare molto più materiale di quello necessario, a meno di non ricorrere a spessori ridicoli!


Sò che questo l'hai preso dal sito che hai indicato (che tra l'altro è ben fatto), ma è ora di chiarire le cose: questa affermazione è valida SOLO in laboratorio dove si applica al pezzo una sollecitazione ad ampiezza costante, in presenza di UNA SOLLECITAZIONE AD AMPIEZZA VARIABILE(come avviene in realtà), NESSUN MATERIALE PRESENTA LIMITE DI FATICA!!! Tutti prima o poi si rompono.
Inoltre bisognerebbe tener conto del fattore di danneggiamento, che di fatto penalizza notevolmente il materiale per la resistenza a fatica, ma in realtà è impossibile (o quasi) calcolare.

Lo studio della resistenza a fatica non è una cosa che si possa liquidare in una frase: è complessa e in continua evoluzione; sono pochi i particolari che vengono verificati a fatica, solitamente alberi o cmq pezzi sollecitati in maniera costante o cmq prevedibile... una pedivella si può ed è logico verificare a fatica... un telaio la vedo una cosa molto più complessa se non impossibile.


P.s.: occhio che sulle tabelle dei materiali delle tubazioni, per l'accio si indica l' Rs (snervamento) e sull'alluminio si indica Rm (rottura), ma forse si tratta di un errore di scrittura... 1450MPa di snervamento è un valore molto elevato, vuol dire la Rm è attorno ai 1800-2000Mpa! :shock:
 

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