secondo i 4 gatti invece, vale la pena...eccome!!!!A parte le
non fare lo spilorcio.....
Noi Berici
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non fare lo spilorcio.....
I compleanni di oggilucablabla (42), cloale (37), Ekundayo (33), paguro32 (29)
auguroni!!!!!!!!!!!!!!!!!! Le cose "migliori" le ho avute dopo gli anta quindi...
tanti Auguri All'esimio Signor Lucablabla 100 Di Questi Anni...
Grazie mille anche a Voi......o-o
vabbè, visto che il mio cell. non me l'haricordato...te li faccio solo ora da qui!!!
AUGURI SIGNORE!!! sempre 1 di differenza....
AUGURI SIGNORE!!! sempre 1 di differenza....
Di' un po... cosa ti sei regalato per i tuoi 42 (quarantadue) anni??? :-x
provaci. secondo me è una figata pazzesca!
luglio? io pensavo al 18 marzo.....se trovo un portabici in tempo......
settembre è deciso però io spero di tornare almeno un'altra volta prima....
Vada per: "ogni domenica libera"!!!o-o
yeah!
Quindi deduco che sei moooolto giovane diciamo.....ragazzino ?? Oppure sei già diventato anche tu SIGNORE.....
Grazie ....speriamo di vederci prima o poi....
Purtroppo ............. la seconda che hai detto.
Comunque spero anch'io di conoscerti presto (anche se sò che se non è ancora capitato la colpa è mia visto che voi vi ritrovate sistematicamente) per cui vedrò di organizzarmi.
Ciao
Mal conune..... mezza sfiga......
[FONT="]"Hoc enim onere, quod mihi commune tecum est, aut iam urgentis aut certe adventantis senectutis et te et me etiam ipsum levari volo; etsi te quidem id modice ac sapienter, sicut omnia, et ferre et laturum esse certo scio. [/FONT][FONT="]Sed mihi, cum de senectute vellem aliquid scribere, tu occurrebas dignus eo munere, quo uterque nostrum communiter uteretur."[/FONT]
[FONT="] [/FONT][FONT="][/FONT] [FONT="]Infatti desidero sollevare te, e anche me stesso, di questo peso, che a me è in comune con te, della vecchiaia o che già incombe o che certo si appresta. Sebbene sappi[/FONT][FONT="]a p[/FONT][FONT="]er certo che, come ogni cosa, tu la sopporti e la sopporterai con equilibrio e saggezza. Ma volendo scrivere qualcosa sulla vecchiaia, tu mi ti presentavi alla mente degno di un tale dono, di cui l'uno e l'altro di noi possa godere in comune.[/FONT]
Quattro sono le cause per cui la vecchiaia è ritenuta miseranda : la prima è che distoglie dalla vita attiva; la seconda che indebolisce il corpo; la terza che priva di tutti i piaceri; la quarta che è poco distante dalla morte.
Vediamo, se non vi dispiace, di quanto peso e quanta fondatezza sia ciascuna di queste cause.
<La vecchiezza distoglie dall'attività> Da quale ? Forse da quella che si esercita quando si è giovani e forti ? Dunque non vi sono occupazioni per i vecchi, alle quali, pur col corpo infiacchito, si possa nondimeno attendere con lo spirito ?
Non ha dunque fondamento alcuno l'opinione di coloro i quali asseriscono che i vecchi sono esclusi dalla vita attiva : è come dire che il pilota in navigazione non fa nulla perché se ne sta tranquillamente seduto a poppa, reggendo il timone, mentre alcuni si arrampicano sugli alberi, altri corrono qua e là per il ponte, altri svuotano la sentina. Certo, non fa quello che fanno i giovani, ma fa molto di più e meglio. Non con la forza, con la rapidità o l'agilità della persona, bensì col senno, con l'autorità e l'insegnamento si compiono le grandi imprese: son queste anzi le doti delle quali la vecchiaia non solo non rimane priva, ma si fa solitamente più ricca.
Ma, dicono, la memoria si affievolisce. Certamente, se non la si esercita, o se per natura si è poco svegli. Temistocle conosceva a uno a uno i nomi di tutti i suoi concittadini e, per quanto mi riguarda, non solo conosco i viventi, ma anche i loro padri e nonni…. E che dire dei giureconsulti, dei pontefici, degli àuguri, dei filosofi? Quante cose non ricordano, sebbene in grave età ! Perdurano nei vecchi le doti intellettuali. E questo non si verifica soltanto nei personaggi illustri ed insigniti di cariche pubbliche, ma anche in coloro che conducono vita privata e tranquilla. Sofocle compose tragedie fino all'estrema vecchiaia; e poiché per questa occupazione pareva trascurare gli interessi familiari, fu dai figli citato in giudizio affinchè gli fosse tolta la gestione del patrimonio, come a uomo divenuto imbecille… Si racconta che allora il vegliardo prendesse a recitare davanti ai giudici quella tragedia che aveva tra le mani e da poco aveva finito di comporre, l' Edipo a Colono, e domandasse se quella pareva loro l'opera poetica di un rimbambito; al che i giudici lo mandarono assolto.
Che dire poi di coloro che aggiungono al già imparato qualcosa di nuovo? Nel loro novero fu Solone, che nei suoi versi si vanta di invecchiare imparando ogni giorno qualcosa.
E ora non è davvero il caso che io rimpianga il vigore della gioventù (questa è la seconda accusa che si muove alla vecchiaia), così come, adolescente, non avrei potuto pretendere la forza di un toro o d'un elefante. Ho ottantaquattro anni e vorrei potermi dare il medesimo vanto di Ciro, che in quel discorso che tenne in punto di morte (era ormai vecchissimo) affermava di non essersi mai accorto che la sua vecchiaia fosse divenuta meno valida di quel che era stata la sua giovinezza.
Obietterete ch'io non son robusto come voi; ma neppur voi lo siete quanto il centurione Tito Ponzio. E con ciò, egli conta forse più di voi? Tutto sta che ognuno usi moderatamente delle sue forze e non pretenda dal suo fisico più di quanto gli consenta.
O non vogliam forse concedere che i vecchi abbiano forze bastanti a insegnare, educare, avviare i giovani all'adempimento di ogni dovere e al conseguimento di una carriera?
Bisogna resistere, o Lelio e Scipione, alla vecchiaia, e rimediare con la nostra accortezza ai suoi inconvenienti; bisogna combattere contro la vecchiaia come contro una malattia; e aver riguardo alla salute, praticare modesti esercizi, bere e mangiare quel tanto che serva a ristorare le forze, non ad affaticarle. Ma non si deve provvedere solamente al corpo, ma alimentare ancor più le facoltà intellettive, perché anche queste, come un lume, se non vi si mette più olio, si estinguono per effetto della vecchiaia.
Eccoci ora al terzo biasimo che si muove alla vecchiaia, perché, dicono, è priva di piaceri. Splendida la prerogativa di quest'età, se davvero ci libera da quello che nella giovinezza è maggiormente riprovevole. I vecchi rinunziano sì alle mense lautamente imbandite ed alle copiose libagioni, ma di conseguenza non cadono nell’ubbriachezza, nelle indigestioni e nell’insonnia. … Io amo i conviti prolungati fino a tarda notte, proprio per il piacere della conversazione; e non solo mi trovo volentieri con i miei coetanei, i quali ormai sono ridotti a ben pochi, ma anche con i giovani come voi; e sono grato alla vecchiaia che mi ha fatto più avido del conversare e meno del bere e del mangiare.
Si dirà che nei vecchi non c’è più, per così dire, quel gran solletico dei sensi che è nei giovani. Sicuro, ma non ne hanno nemmeno il rimpianto. A un tale che a lui già innanzi negli anni gli domandava se praticasse ancora i piaceri carnali, Sofocle rispose acutamente "Che gli dei me ne scampino! Io ne rifuggo come da un selvaggio e furioso padrone".
Ma tenete ben presente che in tutto il mio discorso io tendo ad esaltare solo quella vecchiaia che si regge sulle fondamenta della giovinezza; per cui si arriva alla conclusione che infelice è quella vecchiaia che a sua difesa non ha che parole.
Non la canizie né le rughe possono ad un tratto conferire quell’autorità che invece è la finale conseguenza di una vita onoratamente trascorsa. Obietterete che i vecchi sono stravaganti, inquieti, irascibili, bisbetici. A ben guardare sono anche avari; ma questi sono difetti del carattere, non dell’età.
E poi le stravaganze e gli altri difetti accennati hanno qualche attenuante, non dirò proprio giustificata, ma in certo modo ammissibile. I vecchi temono di essere trascurati, disprezzati, derisi: a un corpo fragile ogni piccolo urto riesce doloroso. Resta la quarta ragione, quella che più di ogni altra sembra recare angoscia e tormento alla nostra età, cioè l’avvicinarsi della morte, che certo dalla vecchiaia non può esser lontana. Infelice quel vecchio che nella sua pur lunga vita non ha imparato a tenere in dispregio la morte! Essa è del tutto trascurabile, se è vero che l’anima con lei si annienta; ma bisogna invece desiderarla se conduce l’anima in un luogo dove è destinata a vivere immortale.
Vediamo, se non vi dispiace, di quanto peso e quanta fondatezza sia ciascuna di queste cause.
<La vecchiezza distoglie dall'attività> Da quale ? Forse da quella che si esercita quando si è giovani e forti ? Dunque non vi sono occupazioni per i vecchi, alle quali, pur col corpo infiacchito, si possa nondimeno attendere con lo spirito ?
Non ha dunque fondamento alcuno l'opinione di coloro i quali asseriscono che i vecchi sono esclusi dalla vita attiva : è come dire che il pilota in navigazione non fa nulla perché se ne sta tranquillamente seduto a poppa, reggendo il timone, mentre alcuni si arrampicano sugli alberi, altri corrono qua e là per il ponte, altri svuotano la sentina. Certo, non fa quello che fanno i giovani, ma fa molto di più e meglio. Non con la forza, con la rapidità o l'agilità della persona, bensì col senno, con l'autorità e l'insegnamento si compiono le grandi imprese: son queste anzi le doti delle quali la vecchiaia non solo non rimane priva, ma si fa solitamente più ricca.
Ma, dicono, la memoria si affievolisce. Certamente, se non la si esercita, o se per natura si è poco svegli. Temistocle conosceva a uno a uno i nomi di tutti i suoi concittadini e, per quanto mi riguarda, non solo conosco i viventi, ma anche i loro padri e nonni…. E che dire dei giureconsulti, dei pontefici, degli àuguri, dei filosofi? Quante cose non ricordano, sebbene in grave età ! Perdurano nei vecchi le doti intellettuali. E questo non si verifica soltanto nei personaggi illustri ed insigniti di cariche pubbliche, ma anche in coloro che conducono vita privata e tranquilla. Sofocle compose tragedie fino all'estrema vecchiaia; e poiché per questa occupazione pareva trascurare gli interessi familiari, fu dai figli citato in giudizio affinchè gli fosse tolta la gestione del patrimonio, come a uomo divenuto imbecille… Si racconta che allora il vegliardo prendesse a recitare davanti ai giudici quella tragedia che aveva tra le mani e da poco aveva finito di comporre, l' Edipo a Colono, e domandasse se quella pareva loro l'opera poetica di un rimbambito; al che i giudici lo mandarono assolto.
Che dire poi di coloro che aggiungono al già imparato qualcosa di nuovo? Nel loro novero fu Solone, che nei suoi versi si vanta di invecchiare imparando ogni giorno qualcosa.
E ora non è davvero il caso che io rimpianga il vigore della gioventù (questa è la seconda accusa che si muove alla vecchiaia), così come, adolescente, non avrei potuto pretendere la forza di un toro o d'un elefante. Ho ottantaquattro anni e vorrei potermi dare il medesimo vanto di Ciro, che in quel discorso che tenne in punto di morte (era ormai vecchissimo) affermava di non essersi mai accorto che la sua vecchiaia fosse divenuta meno valida di quel che era stata la sua giovinezza.
Obietterete ch'io non son robusto come voi; ma neppur voi lo siete quanto il centurione Tito Ponzio. E con ciò, egli conta forse più di voi? Tutto sta che ognuno usi moderatamente delle sue forze e non pretenda dal suo fisico più di quanto gli consenta.
O non vogliam forse concedere che i vecchi abbiano forze bastanti a insegnare, educare, avviare i giovani all'adempimento di ogni dovere e al conseguimento di una carriera?
Bisogna resistere, o Lelio e Scipione, alla vecchiaia, e rimediare con la nostra accortezza ai suoi inconvenienti; bisogna combattere contro la vecchiaia come contro una malattia; e aver riguardo alla salute, praticare modesti esercizi, bere e mangiare quel tanto che serva a ristorare le forze, non ad affaticarle. Ma non si deve provvedere solamente al corpo, ma alimentare ancor più le facoltà intellettive, perché anche queste, come un lume, se non vi si mette più olio, si estinguono per effetto della vecchiaia.
Eccoci ora al terzo biasimo che si muove alla vecchiaia, perché, dicono, è priva di piaceri. Splendida la prerogativa di quest'età, se davvero ci libera da quello che nella giovinezza è maggiormente riprovevole. I vecchi rinunziano sì alle mense lautamente imbandite ed alle copiose libagioni, ma di conseguenza non cadono nell’ubbriachezza, nelle indigestioni e nell’insonnia. … Io amo i conviti prolungati fino a tarda notte, proprio per il piacere della conversazione; e non solo mi trovo volentieri con i miei coetanei, i quali ormai sono ridotti a ben pochi, ma anche con i giovani come voi; e sono grato alla vecchiaia che mi ha fatto più avido del conversare e meno del bere e del mangiare.
Si dirà che nei vecchi non c’è più, per così dire, quel gran solletico dei sensi che è nei giovani. Sicuro, ma non ne hanno nemmeno il rimpianto. A un tale che a lui già innanzi negli anni gli domandava se praticasse ancora i piaceri carnali, Sofocle rispose acutamente "Che gli dei me ne scampino! Io ne rifuggo come da un selvaggio e furioso padrone".
Ma tenete ben presente che in tutto il mio discorso io tendo ad esaltare solo quella vecchiaia che si regge sulle fondamenta della giovinezza; per cui si arriva alla conclusione che infelice è quella vecchiaia che a sua difesa non ha che parole.
Non la canizie né le rughe possono ad un tratto conferire quell’autorità che invece è la finale conseguenza di una vita onoratamente trascorsa. Obietterete che i vecchi sono stravaganti, inquieti, irascibili, bisbetici. A ben guardare sono anche avari; ma questi sono difetti del carattere, non dell’età.
E poi le stravaganze e gli altri difetti accennati hanno qualche attenuante, non dirò proprio giustificata, ma in certo modo ammissibile. I vecchi temono di essere trascurati, disprezzati, derisi: a un corpo fragile ogni piccolo urto riesce doloroso. Resta la quarta ragione, quella che più di ogni altra sembra recare angoscia e tormento alla nostra età, cioè l’avvicinarsi della morte, che certo dalla vecchiaia non può esser lontana. Infelice quel vecchio che nella sua pur lunga vita non ha imparato a tenere in dispregio la morte! Essa è del tutto trascurabile, se è vero che l’anima con lei si annienta; ma bisogna invece desiderarla se conduce l’anima in un luogo dove è destinata a vivere immortale.
Complimenti ......hai fatto un lavoraccio......o-o
Però alla fine non riuscivo più a leggere bene .....che sia la vecchiaia che incombe ????
Domenica mattina siamo orfani del nostro VATE , ho detto vate e non water, JOE è ammalato e perciò siamo in autogestione.
Dopo una attenta analisi io e LUCABLABLA abbiamo deciso questo programma:
ritrovo alle 8,20 in piazza a BARBARANO con destinazione immediata POZZOLO e su verso ORGIANO, giro intorno alla base militare e poi per il ritorno si vedrà in base all'estro e......alla stanchezza !
Un po' di fatica , non molta, ma sentieri scorrevoli divertenti e qualche bella discesa che non guasta mai !
Dopo una attenta analisi io e LUCABLABLA abbiamo deciso questo programma:
ritrovo alle 8,20 in piazza a BARBARANO con destinazione immediata POZZOLO e su verso ORGIANO, giro intorno alla base militare e poi per il ritorno si vedrà in base all'estro e......alla stanchezza !
Un po' di fatica , non molta, ma sentieri scorrevoli divertenti e qualche bella discesa che non guasta mai !
Per domenica finalmente dovrei essere della compagnia
,
Sabato pomeriggio chi vuole fare un giretto in scioltezza alle 14.30 a longare, saluti
, Sabato pomeriggio chi vuole fare un giretto in scioltezza alle 14.30 a longare, saluti
Ho appena visto le previsioni del tempo per domenica:
SOLE PIENO CON TEMPERATURE IN FORTE RIALZO
e quelle per la settimana prossima:
QUATTRO GIORNI DI PIOGGIA
ergo chi non viene domenica è un matto.........
SOLE PIENO CON TEMPERATURE IN FORTE RIALZO
e quelle per la settimana prossima:
QUATTRO GIORNI DI PIOGGIA
ergo chi non viene domenica è un matto.........
Ho appena visto le previsioni del tempo per domenica:
SOLE PIENO CON TEMPERATURE IN FORTE RIALZO
e quelle per la settimana prossima:
QUATTRO GIORNI DI PIOGGIA
ergo chi non viene domenica è un matto.........
Domenica prossima altro che via la ruggine.......... via.....le braghe lunghe.....:-? :-? :-?
Visto le critiche riguardanti la mia presunta spilorceria........... domenica chinotto per tutti....
- Stato
-
Mondraker Crafty R 2025
Bici pari al nuovo. 340km percorsi. Perfetta in tutto. I seguenti componenti sono nuovi: ammortizzatore, forcella, cambio, freni, manubrio, attacco manubrio. Taglia M/L. Mai girato in bikepark.- dmarghe
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