Ieri, domenica, accetto il graditissimo invito di Josè che mi propone un giro che volevo fare da tempo...la salita al Tuttavista.
Lancio l'esca su WA, ma per un motivo o per l'altro nessuno abbocca...quindi parto da solo per Orosei.
Appuntamento alle 8.30/9.00 davanti al Comune, un salto al bar per un caffè e siamo pronti a partire.
Siamo in due, Josè non esce da tanto, ma so benissimo che il ragazzo è sempre in forma
.
So anche che sarà un giro con diversi tratti in asfalto e diverse rampe fastidiose...ma il panorama che si vede da lassù ripaga di tutti i sacrifici che fai per arrivarci.
Partiamo inoltrandoci in agro di Dorgali e prendiamo un po' di quota con il Corrasi innevato sullo sfondo
sbuchiamo sull'Orientale nel tratto che unisce Orosei a Dorgali e il Tuttavista ci si para davanti
decidiamo di tornare verso Orosei e fare qualche km in più per dare uno sguardo alle cave di marmo che si trovano alla periferia del paese...l'impatto visivo è bellissimo, quello ambientale sicuramente meno...
In una di queste cave è stata girata la scena clou del famosissimo film "Primavera di granito", un vera perla del cinema sardo
...da qui si inizia a salire (degno di nota il "muretto a secco"
)
lasciamo la strada che porta a Galtellì per entrare nel cantiere forestale Tuttavista
e le pendenze si fanno subito più importanti...
guadagniamo rapidamente quota e iniziamo a goderci bellissimi panorami (qui si vedono le vasche dell'itticoltura di fronte a Cala Cartoe)
lasciamo per un attimo l'asfalto e andiamo a vedere le pareti di arrampicata del "settore Afghanistan"
si sale ancora un po', prendiamo il singolino che ci porta a Sa Preta Istampata
un foro nella parete di calcare alta 40 mt. che è stato nominato Monumento Naturale e che regala una vista mozzafiato sulla vallata sottostante
riprendiamo il sentiero in senso inverso, dobbiamo ancora salire...
...e salire (...prime visioni mistiche
)
...e salire...
siamo in cima ormai, la vista verso il mare spazia fino a Capo Montesanto
ultimo sforzo
siamo alla statua del Cristo che domina la vallata del Cedrino
da qui saremmo dovuti scendere per un single che, dopo averci fatto perdere un po' di quota sbuca di nuovo nei tornanti asfaltati, avremmo dovuto risalire per un pezzo e proseguire fino alla vedetta. Da lì prendere la sterrata (quella che si vede sulla sinistra della foto) che ci avrebbe accompagnato fino giù alle cave...
dico avremmo, perché ci siamo fatti incuriosire e non poco da strane fettucce di tessuto attaccate agli alberi, che con la complicità di diverse "bamboline" in pietra ci hanno distolto dalla retta via...
ci siamo trovati quindi immersi in un mare di calcare dividendo lo sforzo con le nostre cavalcature (un po' loro ci prendevano in sella, e un po' noi ce le caricavamo sulla schiena...

)
..come ogni buona esplorazione siamo arrivati a un punto in cui non si poteva assolutamente tornare indietro...quindi siamo andati stoicamente avanti, godendo di splendidi panorami, passaggi trialistici Geggitteschi e soffrendo per le ferite da lentisco alle tibie...
...ma alla fine i nostri sforzi sono stati ripagati: da qui il sentiero si faceva completamente ciclabile e una divertente stradella con una infinità di tornanti ci ha accompagnato a valle
...che dire, il calcare è sempre calcare! A me mi biazzi un bè!!!
Grazie a Josè per l'ospitalità, la disponibilità, e le foto...alla prossima
Lancio l'esca su WA, ma per un motivo o per l'altro nessuno abbocca...quindi parto da solo per Orosei.
Appuntamento alle 8.30/9.00 davanti al Comune, un salto al bar per un caffè e siamo pronti a partire.
Siamo in due, Josè non esce da tanto, ma so benissimo che il ragazzo è sempre in forma

So anche che sarà un giro con diversi tratti in asfalto e diverse rampe fastidiose...ma il panorama che si vede da lassù ripaga di tutti i sacrifici che fai per arrivarci.
Partiamo inoltrandoci in agro di Dorgali e prendiamo un po' di quota con il Corrasi innevato sullo sfondo
sbuchiamo sull'Orientale nel tratto che unisce Orosei a Dorgali e il Tuttavista ci si para davanti
decidiamo di tornare verso Orosei e fare qualche km in più per dare uno sguardo alle cave di marmo che si trovano alla periferia del paese...l'impatto visivo è bellissimo, quello ambientale sicuramente meno...
In una di queste cave è stata girata la scena clou del famosissimo film "Primavera di granito", un vera perla del cinema sardo

...da qui si inizia a salire (degno di nota il "muretto a secco"

lasciamo la strada che porta a Galtellì per entrare nel cantiere forestale Tuttavista
e le pendenze si fanno subito più importanti...
guadagniamo rapidamente quota e iniziamo a goderci bellissimi panorami (qui si vedono le vasche dell'itticoltura di fronte a Cala Cartoe)
lasciamo per un attimo l'asfalto e andiamo a vedere le pareti di arrampicata del "settore Afghanistan"
si sale ancora un po', prendiamo il singolino che ci porta a Sa Preta Istampata
un foro nella parete di calcare alta 40 mt. che è stato nominato Monumento Naturale e che regala una vista mozzafiato sulla vallata sottostante
riprendiamo il sentiero in senso inverso, dobbiamo ancora salire...
...e salire (...prime visioni mistiche

...e salire...
siamo in cima ormai, la vista verso il mare spazia fino a Capo Montesanto
ultimo sforzo
siamo alla statua del Cristo che domina la vallata del Cedrino
da qui saremmo dovuti scendere per un single che, dopo averci fatto perdere un po' di quota sbuca di nuovo nei tornanti asfaltati, avremmo dovuto risalire per un pezzo e proseguire fino alla vedetta. Da lì prendere la sterrata (quella che si vede sulla sinistra della foto) che ci avrebbe accompagnato fino giù alle cave...
dico avremmo, perché ci siamo fatti incuriosire e non poco da strane fettucce di tessuto attaccate agli alberi, che con la complicità di diverse "bamboline" in pietra ci hanno distolto dalla retta via...
ci siamo trovati quindi immersi in un mare di calcare dividendo lo sforzo con le nostre cavalcature (un po' loro ci prendevano in sella, e un po' noi ce le caricavamo sulla schiena...



..come ogni buona esplorazione siamo arrivati a un punto in cui non si poteva assolutamente tornare indietro...quindi siamo andati stoicamente avanti, godendo di splendidi panorami, passaggi trialistici Geggitteschi e soffrendo per le ferite da lentisco alle tibie...

...ma alla fine i nostri sforzi sono stati ripagati: da qui il sentiero si faceva completamente ciclabile e una divertente stradella con una infinità di tornanti ci ha accompagnato a valle
...che dire, il calcare è sempre calcare! A me mi biazzi un bè!!!

Grazie a Josè per l'ospitalità, la disponibilità, e le foto...alla prossima
