
escursione alla conquista dei 1.712 mt del Monte Ragola sullo spartiacque della Val Nure e della Val Ceno da non imitare a meno che non si sia ben motivati e ben avvezzi al mettere la bici in spalla in ambiente non proprio flow.
La scelta della zona della nostra escursione è dovuta alla natura del terreno; sempre percorribile anche in presenza di forti precipitazioni terminate nelle ore precedenti al nostro passaggio.
Partiamo belli tranquilli dall'abitato di Canadello dove percorriamo sino a Pian Meghino, sopra Pertuso il "piacevole" asfalto.
L'asfalto lascia il posto alla bella sterrata dove troviamo umido ma anche un terreno perfettamente drenante.
Tutte le volte che risaliamo questo tratto lo sguardo di Ila va a destra su un groppetto di roccia e tutte le volte sono discussioni in quanto vuole salirci.
....le volte scorse ho sempre vinto io e lei ha sempre desistito; stavolta ci si mette anche Paolino e sono in minoranza.
si va sul Groppetto!!

con il motto di Paolino "una cima nuova conquistata è un giorno in più di libertà" facciamo il nostro andata e ritorno con la gioia della capretta Ila.
Continuiamo a salire sulla sterrata e davanti a noi vediamo la nostra meta che si sta liberando dalle nuvole.

Ci dirigiamo verso il Passo dello Zovallo trovando le fonti belle copiose

Ad un certo punto decidiamo di salire per pascoli sino ad intercettare il sentiero alto.
Qui Ila con il Monte Carevolo alle spalle

Ora "abbandonate ogni speranza o voi che entrate" e le bici salgono sulle spalle per un portage di circa 250 mt di dislivello, non lungo ma parecchio intenso.

il sentiero CAI è molto biker friendly!!



per degli ultra sessantenni come noi vi confermo che è molto dura ma siamo anche molto contenti, soprattutto per il meteo che volge al meglio
cielo azzurro, ..e cosa vuoi di più!!


ormai siamo alla croce dell'anticima dove incontriamo un paio di escursionisti intenti a chiamare il 112 per un TSO obbligatorio nei nostri confronti!!


due colpi di pedale si danno volentieri


tra belle fioriture

e siamo in cima!!!


Ora sappiamo che davanti a noi c'è una discesa complicata dove si alternano tratti in sella a tratti infattibili per noi

la parte alta è la più ciclabile




Paolino testa le protezioni. Test per fortuna superato.

Perdendo quota il sentiero diventa veramente hard e diversi tratti li percorriamo con bici al fianco.
Arriviamo in vista del Rifugio Monte Ragola dove scatta birra e panino con la salamella

la birra in corpo toglie tutta la stanchezza e scendiamo fluidi sino a Lago Bino trovato molto alto

bella discesa sul sentiero che porta al sottostante Lago Moo


Ora discesa sulla sterrata con un paio di tagli su sentiero e siamo alla Ila mobile.