
Per questa escursione in terra parmense abbiamo preso spunto da queste due tracce:
https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/13979 di @ruttok
https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/17701 di @gigi58
Lo start è da Monastero, una chiesa, due case, uno strimpellatore di chitarra ( alle 8:30 del mattino) e una truppa di cani che ci terrà compagnia con il loro abbaiare x tutto il tempo necessario alla partenza. Veramente insopportabili!!!

Iniziamo il giro su un bel sentiero che con rampe assassine ci fa guadagnare quota in uno splendido bosco di castagni ( a dire il vero ci sarebbe anche la strada asfaltata che sale senz'altro + dolcemente.....)

Attraversiamo il bel abitato di Venezia e con un breve tratto a spinta siamo sulla Cresta Sud del Monte Barigazzo che offre una splendida veduta sull'affilata Cresta Nord, non percorribile in mtb a meno che non vi chiamate Walter Belli:


In una fresca faggeta guadagniamo gli ultimi mt di dislivello e siamo sui prati sommitali del Monte Barigazzo (mt 1284)


Gettiamo le bici oltre ....la staccionata e siamo pronti x la prima bella discesa:



La discesa è impegnativa, molto asciutta con diversi gradoni:


Nei pressi dell'ometto visibile nella foto, noi abbiamo deciso di allungare il giro di Fabio alias Ruttok prendendo il sentiero che curva stretto a sx.
Il sentiero non è in buone condizioni e, rispetto all'ultima volta che l'abbiamo percorso (4 anni fa) l'abbiamo trovato molto ma molto rovinato dall'acqua e dalle frane, con diversi tratti non semplici anche a piedi.
Arrivati in fondo vivi, ci aspetta una lunga risalita su sterrata al Monte La Tagliata ed andiamo ancora ad intercettare la traccia di Fabio:

sino a raggiungere l'abitato fantasma di Lavacchielli:

arriviamo all'abitato di Cerreto da dove parte un'impegnativa discesa tutta gradonata, con tratti smossi e a tornanti:
neanche da dire che ci sono morto dentro



Arrivati a Stabio con braccia e gambe alla frutta abbiamo l'ultimo trasferimento su asfalto che ci porta alla discesa + bella della giornata,
un sentiero velocissimo nei calanchi:

alla vista delle tre croci tiro un sospiro di sollievo; non certo pensando che siano state messe lì x noi ma perché so che appena lì sotto ci sono le nostre macchine ed il primo bar a Noveglia non è distante.

manca solo l'ultimo ripidone:

ancora qualche passaggio su roccia:

e finalmente siamo in vista del campanile di Monastero:

Il tempo di caricare le bici in auto tra i latrati dei botoli ringhiosi che già ci avevano scassato i maroni alla partenza che siamo pronti per placare la leggera arsura al bar + vicino di Noveglia.
Grazie a Fabio e a Gigi x aver condiviso le tracce pubblicandole qui tra gli itinerari del forum e
a Paolino x le birre e la compagnia.
