Ieri per la prima volta ho usato una tavola split, ecco le mie sensazioni.
Salita di 1000 metri lungo le piste della Diavolezza.
La pista era battutta dalle tracce lasciate dai moltissimi escursionisti con gli sci (mai vista una cosa del genere in novembre, sembrava di essere alla fiera...
). Segendo le tracce la velocità di salita è decisamente buona, con le ciaspe impiegavo circa un'ora e mezza arrivando in cima praticamente in coma, ieri stesso tempo ma sono arrivato in cima con ancora tanta riserva. Con un po' dia allenamento sono sicuro che non sarò più un freno per i miei amici sciistici.
L'unica cosa che mi diapiace è che da adesso, non avendo più la tavola sulle spalle, arrivando in vetta non leggerò più sulla faccia di quelli che incontrerò quell'espressione tipo: "E questo cosa ...zzo fa?"...
Ho rimontato la tavola in un paio di minuti senza nessun problema, malgrado l'accumulo di neve molto compatta sulle parti "meccaniche".
E poi viaaa... 50 metri diritti per prendere velocità, un paio di curvoni e già sento un certo feeling tra me e "lei". Il flex morbido non è certo stato concepito per fare carvin su piste battute, ma questa Voilè se la cava egregiamente comunque.
Mi avventuro in neve fresca, e mi accorgo subito che questo è il suo habitat: curve precise e senso di stabilità anche a volecità sostenute. Ritorno in pista e decido di provare un paio di nose/tail-turns e qualche 180° in velocità... e qui la tavola ha mostarto alcuni limiti, o meglio detto ci si deve abituare alla sua morbidezza e alla conduzione un po' più grossolana.
Tutto sommato questa prima discesa mi ha lasciato delle buone sensazioni, direi ottime se penso che userò questa tavola esclusivamente in giornate di powder.
Salita di 1000 metri lungo le piste della Diavolezza.
La pista era battutta dalle tracce lasciate dai moltissimi escursionisti con gli sci (mai vista una cosa del genere in novembre, sembrava di essere alla fiera...

L'unica cosa che mi diapiace è che da adesso, non avendo più la tavola sulle spalle, arrivando in vetta non leggerò più sulla faccia di quelli che incontrerò quell'espressione tipo: "E questo cosa ...zzo fa?"...
Ho rimontato la tavola in un paio di minuti senza nessun problema, malgrado l'accumulo di neve molto compatta sulle parti "meccaniche".
E poi viaaa... 50 metri diritti per prendere velocità, un paio di curvoni e già sento un certo feeling tra me e "lei". Il flex morbido non è certo stato concepito per fare carvin su piste battute, ma questa Voilè se la cava egregiamente comunque.
Mi avventuro in neve fresca, e mi accorgo subito che questo è il suo habitat: curve precise e senso di stabilità anche a volecità sostenute. Ritorno in pista e decido di provare un paio di nose/tail-turns e qualche 180° in velocità... e qui la tavola ha mostarto alcuni limiti, o meglio detto ci si deve abituare alla sua morbidezza e alla conduzione un po' più grossolana.
Tutto sommato questa prima discesa mi ha lasciato delle buone sensazioni, direi ottime se penso che userò questa tavola esclusivamente in giornate di powder.