Uh, che scuola... grazie, come sempre
e visto che siamo a "squola", domandina: sui sentieri alpini capitano a volte più gradoni (oni, non ini: quelli artigianali con i tronchetti di legno), di altezza e lunghezza variabile, in sequenza. Per la legge di Murphy la combinazione di altezza e lunghezza (ipotenusa...) è generalmente uguale al passo della bici, e quindi mi trovo a finire un gradone mentre inizio il successivo. Di solito cado o scendo, ma se cercassi di fare le cose fatte bene cosa dovrei fare? Nel post parli di uno solo, come esco e rientro subito?
Grazie ancora
Paolo
Anche tu però nonhai molto da insegnare....ricapitolando...temo che tu, nonostante i tuoi sforzi lodevoli, sia troppo più bravo a "raidare" che non a scrivere/descrivere (cosa difficile quanto "smanovrare"). Suggerisco qualche lettura in più e qualche "trik" in meno.
Cordialità
mitico paolo!
quando verrai a fare le 7 crocette farai un tratto di sentiero con gradoni artificiali in successione di altezza variabile fra 30 e + cm... inframezzati da tornantini stretti.
come allenamento per la tecnica del "galleggiamento" secondo me va più che bene!
appena organizziamo ti scrivo!!!
Anche tu però nonhai molto da insegnare.
Cordialità.
E ampio parcheggio.
Ciao Giovanni, guarda che però rischio di essere una zavorra anche in discesa...
Il problema non è tanto l'altezza, con quella me la cavo, vado in crisi quando entrambe le ruote sono sullo spigolo. Già che, di mio, ho l'equilibrio di un uovo, se non provvede la bici non so proprio come uscirne. O meglio si che lo so, salto giù.
Ciao, buon lavoro
Paolo
.. quindi confermo.. sguardo lontano.
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