Sebbene il marketing persegua l'unico scopo di indurci a comprare altro rispetto a quello che abbiamo, una ragionata calma e attenta ci aiuta sempre a capire di cosa abbiamo davvero bisogno, soprattutto su un tema attuale e cosi caldo come la trasmissione.
Parliamo di Freeride ovviamente e specifico da subito che lo intendo “pedalato e spinto” visto che se la risalita è meccanizzata anche una trasmissione anche 1x9 con cassetta 11-30 chiude l'argomento.
Il “Freeride pedalato” non è altro che quella complicazione del Freeride che prevede il superamento di un dannatissimo ostacolo chiamato appunto salita, è lei che ci separa dal nostro parco giochi preferito o dal discesone dei nostri sogni, impestato di saltoni, passaggi scorbutici e spot da panico. La nostra biciona senza fretta ma a forza di gambe e braccia deve quindi superarla e per fare questo la meccanica ci mette a disposizione dei preziosissimi amici: i rapporti.
Se in altri ambiti più se ne hanno e meglio è nel Freeride pedalato vale la stessa regola? Per saperlo seguiamo un ragionamento semplice semplice a prova anche di xcista!!!
La bici è una macchina, o meglio complesso di macchine semplici, come ogni macchina può essere vantaggiosa o svantaggiosa, a seconda se nel suo lavoro di spostarci ci fa risparmiare energia o al contrario ce ne fa spendere più che andando a piedi. Se è sicuramente vantaggiosa in pianura e in discesa, visto che ci permette di raggiungere velocità con poco sforzo, il discorso cambia in salita. La prima regola della salita infatti ci dice che si pedala fin quando si fa meno fatica che a spingere mantenendo la stessa velocità di ascesa, ricordiamo questo elemento: stessa velocità di ascesa.
Avremo quindi necessità di avere una serie di rapportature che demoltiplichino lo sforzo fino ad arrivare alla velocità in cui a piedi con la stessa fatica otteniamo la stessa andatura, e se questo su strada basterebbe in fuoristrada la faccenda si complica, necessitiamo anche di un rapporto che in caso di terreno dissestato come è quasi sempre nel caso del freeride pedalato, permetta di non impuntarci al primo sasso costringendoci a scendere in continuazione, cosi pure di rapporti che nel caso di una salita di alta montagna molto lunga consentano di restare in sella il più possibile senza esaurire innanzitempo le nostre energie.
Un rapporto giusto in salita quindi qual è? Innanzitutto quello che consente ancora di accelerare un pochino prima di un ostacolo onde consentire di superarlo, un rapporto che spingendo sul pedale consenta alla ruota di scavalcare senza impuntarsi, ed è chiaro che se utilizziamo un rapporto “duro” anziché agile, la prima “impuntatura” fermerà la bici con la conseguenza di dover scendere a piedi anche se si pedalava gradevolmente; di sicuro poi un rapporto giusto è sicuramente quello che consente di sfruttare al meglio l'energia nelle lunghe salite dosando le forze in funzione dell'ultimo metro di salita quando saremo cotti e non dei primi quando siamo freschi. Un dislivello montano di 1000mt su sterrato va affrontato con una logica di conservazione dell'energia che impone la scelta di rapporti agili da mantenere per lungo tempo, ecco quindi che la scelta di rinunciare a rapportature agili risulta sbagliata anche in presenza di un biker allenato nelle salite molto lunghe o molto pendenti oltre che dissestate...meglio avere più rapporti quindi, pronti per l'occorrenza che evitino il “fuorisoglia” cardiaco e ci consentano di mantenere una cadenza e uno sforzo il più possibile costante.
Detto questo il mio consiglio su una bici Freeridepedalante è sicuramente per una doppia corona anteriore, qualora ovviamente il telaio ne consenta il montaggio, una classica 22-36 consente di far fronte a qualunque situazione. Grazie alla moderna taratura delle molle dei deragliatori attuali (anche 9v) possiamo tranquillamente eliminare il tendicatena, adottando un gabbia corta o media e mantenendo al minimo indispensabile la lunghezza della catena.
La corona singola tenderei a evitarla, relegandola a quelle situazioni in cui non sia in alcun modo possibile avere un deragliatore, infatti comporta solitamente la perdita di preziosi rapporti (almeno quattro tra lunghi e corti) come è verificabile dalla tabella allegata con gli sviluppi metrici di una ruota da 26 pollici.
Se quindi abbiamo deciso per la doppia anteriore al posteriore cosa facciamo? Dare retta al marketing e alla moda oppure fare alcune sane considerazioni? Di certo 10 rapporti al posteriore (facciamo finta che gli 11 ancora non esistano), danno il loro vantaggio, ma le 10v (e ancor peggio le 11) comportano un serio problema di tenuta della cambiata che nel Freeride come pure nella DH non si può ignorare: lo spazio ricavato per inserire il decimo pignone è stato rubato agli altri, per cui una cassetta a 10 avrà tolleranze minime e un piccolo colpo sul cambio, una minima oscillazione fa perdere di precisione la trasmissione con le conseguenze che possiamo immaginare, senza contare che una cassetta 10v 11-34 ha gli stessi rapporti di una 9v 11-34 semplicemente scalati più gradatamente...perchè quindi perdere precisione o spendere di più?
Se invece volessimo optare per un magico 36 finale? L'utilità di un rapportino 22x36 sugli “strappetti” che ti sparano immediatamente fuori soglia, o le salite lunghe e scassate è qualcosa che non si può spiegare a chi non lo ha mai provato e lo guarda con sufficienza crosscountristica. Consente di non scendere dalla bici in continuazione, di mantenere frequenze costanti anche dove avevate sempre pensato fosse impossibile semplicemente pedalare e trasforma la bici in un 4x4 sulle sassaie con grandi pendenze. Il 36 finale non è esclusivo appannaggio delle trasmissioni 10v in quanto shimano lo prevede anche nella comunissima versione Deore, una cassetta 12-36 dove il 12 all'occorrenza può essere facilmente sostituito con l'11 se non volete rinunciarvi.
A voi la scelta su quanti e che tipo di...ehm rapporti avere, ricordate sempre che nel caso delle ruote 29 (sempre che qualcuno le usi in Freeride) sarà come avere un rapporto in meno a causa della maggiore circonferenza
La tabella da me sviluppata degli sviluppo metrici (quanti centimetri percorre la bici da 26 con un giro completo di pedale) come dicevo la trovate in allegato.
Parliamo di Freeride ovviamente e specifico da subito che lo intendo “pedalato e spinto” visto che se la risalita è meccanizzata anche una trasmissione anche 1x9 con cassetta 11-30 chiude l'argomento.
Il “Freeride pedalato” non è altro che quella complicazione del Freeride che prevede il superamento di un dannatissimo ostacolo chiamato appunto salita, è lei che ci separa dal nostro parco giochi preferito o dal discesone dei nostri sogni, impestato di saltoni, passaggi scorbutici e spot da panico. La nostra biciona senza fretta ma a forza di gambe e braccia deve quindi superarla e per fare questo la meccanica ci mette a disposizione dei preziosissimi amici: i rapporti.
Se in altri ambiti più se ne hanno e meglio è nel Freeride pedalato vale la stessa regola? Per saperlo seguiamo un ragionamento semplice semplice a prova anche di xcista!!!

La bici è una macchina, o meglio complesso di macchine semplici, come ogni macchina può essere vantaggiosa o svantaggiosa, a seconda se nel suo lavoro di spostarci ci fa risparmiare energia o al contrario ce ne fa spendere più che andando a piedi. Se è sicuramente vantaggiosa in pianura e in discesa, visto che ci permette di raggiungere velocità con poco sforzo, il discorso cambia in salita. La prima regola della salita infatti ci dice che si pedala fin quando si fa meno fatica che a spingere mantenendo la stessa velocità di ascesa, ricordiamo questo elemento: stessa velocità di ascesa.
Avremo quindi necessità di avere una serie di rapportature che demoltiplichino lo sforzo fino ad arrivare alla velocità in cui a piedi con la stessa fatica otteniamo la stessa andatura, e se questo su strada basterebbe in fuoristrada la faccenda si complica, necessitiamo anche di un rapporto che in caso di terreno dissestato come è quasi sempre nel caso del freeride pedalato, permetta di non impuntarci al primo sasso costringendoci a scendere in continuazione, cosi pure di rapporti che nel caso di una salita di alta montagna molto lunga consentano di restare in sella il più possibile senza esaurire innanzitempo le nostre energie.
Un rapporto giusto in salita quindi qual è? Innanzitutto quello che consente ancora di accelerare un pochino prima di un ostacolo onde consentire di superarlo, un rapporto che spingendo sul pedale consenta alla ruota di scavalcare senza impuntarsi, ed è chiaro che se utilizziamo un rapporto “duro” anziché agile, la prima “impuntatura” fermerà la bici con la conseguenza di dover scendere a piedi anche se si pedalava gradevolmente; di sicuro poi un rapporto giusto è sicuramente quello che consente di sfruttare al meglio l'energia nelle lunghe salite dosando le forze in funzione dell'ultimo metro di salita quando saremo cotti e non dei primi quando siamo freschi. Un dislivello montano di 1000mt su sterrato va affrontato con una logica di conservazione dell'energia che impone la scelta di rapporti agili da mantenere per lungo tempo, ecco quindi che la scelta di rinunciare a rapportature agili risulta sbagliata anche in presenza di un biker allenato nelle salite molto lunghe o molto pendenti oltre che dissestate...meglio avere più rapporti quindi, pronti per l'occorrenza che evitino il “fuorisoglia” cardiaco e ci consentano di mantenere una cadenza e uno sforzo il più possibile costante.
Detto questo il mio consiglio su una bici Freeridepedalante è sicuramente per una doppia corona anteriore, qualora ovviamente il telaio ne consenta il montaggio, una classica 22-36 consente di far fronte a qualunque situazione. Grazie alla moderna taratura delle molle dei deragliatori attuali (anche 9v) possiamo tranquillamente eliminare il tendicatena, adottando un gabbia corta o media e mantenendo al minimo indispensabile la lunghezza della catena.
La corona singola tenderei a evitarla, relegandola a quelle situazioni in cui non sia in alcun modo possibile avere un deragliatore, infatti comporta solitamente la perdita di preziosi rapporti (almeno quattro tra lunghi e corti) come è verificabile dalla tabella allegata con gli sviluppi metrici di una ruota da 26 pollici.
Se quindi abbiamo deciso per la doppia anteriore al posteriore cosa facciamo? Dare retta al marketing e alla moda oppure fare alcune sane considerazioni? Di certo 10 rapporti al posteriore (facciamo finta che gli 11 ancora non esistano), danno il loro vantaggio, ma le 10v (e ancor peggio le 11) comportano un serio problema di tenuta della cambiata che nel Freeride come pure nella DH non si può ignorare: lo spazio ricavato per inserire il decimo pignone è stato rubato agli altri, per cui una cassetta a 10 avrà tolleranze minime e un piccolo colpo sul cambio, una minima oscillazione fa perdere di precisione la trasmissione con le conseguenze che possiamo immaginare, senza contare che una cassetta 10v 11-34 ha gli stessi rapporti di una 9v 11-34 semplicemente scalati più gradatamente...perchè quindi perdere precisione o spendere di più?
Se invece volessimo optare per un magico 36 finale? L'utilità di un rapportino 22x36 sugli “strappetti” che ti sparano immediatamente fuori soglia, o le salite lunghe e scassate è qualcosa che non si può spiegare a chi non lo ha mai provato e lo guarda con sufficienza crosscountristica. Consente di non scendere dalla bici in continuazione, di mantenere frequenze costanti anche dove avevate sempre pensato fosse impossibile semplicemente pedalare e trasforma la bici in un 4x4 sulle sassaie con grandi pendenze. Il 36 finale non è esclusivo appannaggio delle trasmissioni 10v in quanto shimano lo prevede anche nella comunissima versione Deore, una cassetta 12-36 dove il 12 all'occorrenza può essere facilmente sostituito con l'11 se non volete rinunciarvi.
A voi la scelta su quanti e che tipo di...ehm rapporti avere, ricordate sempre che nel caso delle ruote 29 (sempre che qualcuno le usi in Freeride) sarà come avere un rapporto in meno a causa della maggiore circonferenza
La tabella da me sviluppata degli sviluppo metrici (quanti centimetri percorre la bici da 26 con un giro completo di pedale) come dicevo la trovate in allegato.