Per ragioni di lavoro capita da un po’ di tempo che vada almeno un volta alla settimana a Bitti.
La moderna strada del Sologo è ancora chiusa per i danni dell’alluvione e quindi è necessario percorrere la vecchia strada per Lula. Come tante altre vecchie strade questa ha sopportato senza danni l’alluvione e sfoggia un fondo perfetto e delle curve che fanno la gioia di tanti motociclisti. Il viaggio è reso ancora più piacevole dai panorami che mi accompagnano fino a destinazione. Quando dalla piana del Sologo si inizia a salire verso Lula è un susseguirsi di meraviglie. Intanto, maestoso, spunta il lato ovest dell’amato Montalbo e, girati i tornanti più in alto , appaiono in lontananza i profili dei suoi fratelli calcarei di Oliena e Dorgali. Di fronte invece le profonde valli con i tagli dell’acqua e il bellissimo santuario di San Francesco.
Ma la mia attenzione viene immancabilmente catturata anche da un altro posto. Di fronte all’auto, in fondo, appare maestoso anche l’altopiano di Mamone. Quando lo vedo penso immediatamente alle vicine forestali di Crastazza e Tumbas e Littos, al Monte Tepilora, alle cascate di s’Illorai e a tanti altri posti che solleticano la mia fantasia.
Ormai le giornate sono sufficientemente lunghe e così, oltre alla borsa con i documenti, nella mia macchina ha trovato spazio anche la bici. Finito il lavoro, Invece di tornare a casa a fare la solita sgambata serale all’Ortobene, rotta verso la colonia penale di Mamone.
Obiettivo una veloce visita alla forestale di Crastazza. Dato che ero solo mi sono dovuto accontentare di un giro ad anello di 27 km sugli stradoni con qualche divagazione nei sentieri meno battuti. Missione compiuta, sono riuscito a tornare alla macchina prima del buio e ho finalmente soddisfatto la mia curiosità.
Ho fatto anche un paio di foto. Niente deraponi, passaggi tecnici, drop o biker colorati. Solo rocce, piante e panorami.
Spero di non essere invadente se le posto … tanto non mi pare che ultimamente ci sia grande affollamento nel forum.
Partenza
La colonia penale di Mamone e l'onnipresente Montalbo sullo sfondo
Sullo sfondo, verso Buddusò, un grande parco eolico
nella foresta demaniale non mancano le rocce
i pini
e dappertutto i colori della primavera
non appena si abbandonano gli stradoni principali si aprono vedute fantastiche e la vista può spaziare fino al mare. Il lago di Torpè, Torpè, Posada e la spiaggia di Orvile
permettetemi un "selfie" verso la foresta di "Tumbas e Littos"
ed è già ora di tornare...un ultimo sguardo intorno
e via verso la macchina prima che il sole cali
La moderna strada del Sologo è ancora chiusa per i danni dell’alluvione e quindi è necessario percorrere la vecchia strada per Lula. Come tante altre vecchie strade questa ha sopportato senza danni l’alluvione e sfoggia un fondo perfetto e delle curve che fanno la gioia di tanti motociclisti. Il viaggio è reso ancora più piacevole dai panorami che mi accompagnano fino a destinazione. Quando dalla piana del Sologo si inizia a salire verso Lula è un susseguirsi di meraviglie. Intanto, maestoso, spunta il lato ovest dell’amato Montalbo e, girati i tornanti più in alto , appaiono in lontananza i profili dei suoi fratelli calcarei di Oliena e Dorgali. Di fronte invece le profonde valli con i tagli dell’acqua e il bellissimo santuario di San Francesco.
Ma la mia attenzione viene immancabilmente catturata anche da un altro posto. Di fronte all’auto, in fondo, appare maestoso anche l’altopiano di Mamone. Quando lo vedo penso immediatamente alle vicine forestali di Crastazza e Tumbas e Littos, al Monte Tepilora, alle cascate di s’Illorai e a tanti altri posti che solleticano la mia fantasia.
Ormai le giornate sono sufficientemente lunghe e così, oltre alla borsa con i documenti, nella mia macchina ha trovato spazio anche la bici. Finito il lavoro, Invece di tornare a casa a fare la solita sgambata serale all’Ortobene, rotta verso la colonia penale di Mamone.
Obiettivo una veloce visita alla forestale di Crastazza. Dato che ero solo mi sono dovuto accontentare di un giro ad anello di 27 km sugli stradoni con qualche divagazione nei sentieri meno battuti. Missione compiuta, sono riuscito a tornare alla macchina prima del buio e ho finalmente soddisfatto la mia curiosità.
Ho fatto anche un paio di foto. Niente deraponi, passaggi tecnici, drop o biker colorati. Solo rocce, piante e panorami.
Spero di non essere invadente se le posto … tanto non mi pare che ultimamente ci sia grande affollamento nel forum.
Partenza

La colonia penale di Mamone e l'onnipresente Montalbo sullo sfondo

Sullo sfondo, verso Buddusò, un grande parco eolico

nella foresta demaniale non mancano le rocce


i pini



e dappertutto i colori della primavera



non appena si abbandonano gli stradoni principali si aprono vedute fantastiche e la vista può spaziare fino al mare. Il lago di Torpè, Torpè, Posada e la spiaggia di Orvile

permettetemi un "selfie" verso la foresta di "Tumbas e Littos"

ed è già ora di tornare...un ultimo sguardo intorno

e via verso la macchina prima che il sole cali
