31 luglio 2005
Oggi pomeriggio si è conclusa l'edizione 2005 del Campionato Europeo Cross Country con la prova riservata agli elite che è stata dominata dai francesi che hanno vinto con Jean Christophe Peraud, primo davanti a Julien Absalon, terzo posto e dunque medaglia di bronzo conquistata dal mestrino Marco Bui.
Dopo un solo giro al comando due atleti, lo svedese Kessiakof e il francese Peraud, dietro a 29" un gruppo di tredici corridori guidato da Bui. 23° Pirazzoli, 49° Zoli e 56° Fruet. Nel secondo dei sei giri in programma la coppia al comando incrementava il vantaggio portandolo a 54" su un gruppo di sette corridori comprendente Bui i due fratelli Fumic, Absalon, Sauser, Vogel e Nijs. Ventunesimo Pirazzoli, 42° Zoli e 51° Fruet. A metà gara Bui e Absalon si staccavano dal gruppetto degli inseguitori accorciando il distacco dalla coppia di testa che in quel momento aveva 39" di margine. Pirazzoli manteneva la posizione. Nel quarto giro Peraud allungava staccando di una ventina di secondi Kessiakof che a quel punto sentiva a breve distanza Bui e Absalon (37").
Bel giro di Pirazzoli che saliva in diciassettesima posizione. Saltava Kessiakof e ne approfittava Peraud che aumentava il vantaggio portandolo a 49" sulla coppia Bui - Absalon, nel frattempo Pirazzoli guadagnava altre due posizioni.
Vinceva dunque con merito Peraud che veniva affiancato sul podio da Absalon che nell' ultimo giro riusciva a staccare il nostro Marco Bui che così conquistava la medaglia di bronzo.
A fine corsa ha dichiarato: "Il mio obiettivo di questa stagione è il campionato del mondo di Livigno, dal momento che Sauser mi sembra in calo, ho fatto tutta la corsa su Julien Absalon che è il candidato numero uno per la vittoria. Quando è andato via Peraud ovviamente Absalon lo ha coperto e io sono rimasto assieme a lui fino all'ultimo giro quando poi è riuscito a staccarmi. Sono al 90% della mia condizione, sono fiducioso per Livigno."
Ordine d'arrivo elite men (6 giri):
1) Jean Christophe Peraud (Francia) in 1 ora 54' 19"
2) Julien Absalon (Francia) a 30"
3) Marco Bui (Italia) a 46"
4) Jerome Chevalier (Francia) a 56"
5) Christoph Sauser (Svizzera) a 1' 15"
6) Oli Beckinsale (Gran Bretagna) a 1' 57"
7) Lado Fumic (Germania) a 2' 15"
8) Rijs Peter Andersen (Danimarca) a 2' 20"
9) Roel Paulissen (Belgio) a 2' 25"
10) Florian Vogel (Svizzera) a 2' 29"
Gli altri Italiani:
16) Mirko Pirazzoli a 4' 02"
54) Yader Zoli a 15' 03"
Ritirato Martino Fruet
Questa mattina alle 10:30 è partita la corsa riservata alle donne elite, corsa senza storia dal momento che hai nastri di partenza c'era il mostro sacro, la norvegese Gunn Rita Dahle.
Al termine del primo dei cinque giri la scandinava era affiancata dalla polacca Maja Wzoslzowska, terza a 35" la slovena Klemencic e quarta la spagnola Fullana, seguivano l'olandese Boog e la tedesca Gohl.
Poi transitava un gruppetto di cinque atlete guidato dalla rossocrociata Petri e comprendente anche la nostra giovane promessa Eva Lechner, le altre erano la russa Kalienteva, la danese Ostergren e la seconda polacca la Sadlecka.
Nel secondo giro passava da sola al comando la Dahle con 28" sulla polacca e 1' 33" sulla Fullana. Il gruppetto della Lechner si sfaldava e la nostra scivolava in undicesima posizione con 2' 45" di distacco. La Gaddoni passava in trentesima posizione, mentre si ritirava la Staffler.
Negli altri giri nulla cambiava, la Lechner navigava tra la decima e l'undicesima posizione, poi per fortuna alla fine è riuscita ad entrare nella top ten. Vinceva la Dahle davanti alla Wzoslzowska e alla Fullana.
Ordine d'arrivo elite women (5 giri):
1ª Gunn Rita Dahle (Norvegia) in 1 ora 57' 08"
2ª Maja Wzoslzowska (Polonia) a 1' 52"
3ª Margarita Fullana (Spagna) a 2' 39"
4ª Nina Gohl (Germania) a 4' 15"
5ª Bernardine Rauwerda Boog (Olanda) a 4' 23"
6ª Petra Henzi (Svizzera) a 5' 42"
7ª Magdalena Sadlecka (Polonia) a 7' 02"
8ª Anna Enocsson (Svezia) a 7' 25"
9ª Blaza Klemencic (Slovenia) a 8' 35"
10ª Eva Lechner (Italia) a 9' 25"
Le italiane al traguardo:
26ª Elena Gaddoni a 15' 16"
Ritirata Evelyn Staffler
30 luglio 2005
La corsa degli under 23 vede al comando al termine del primo giro il danese Jacob Flugsang (Visto all' opera in Italia a Brescia nella prova d'apertura della Liquigas cup dove si era piazzato al terzo posto nella sua categoria) guidava un gruppetto comprendente lo svizzero Schurter, lo svedese della Bianchi Lindgren, l'olandese Van Houts e il russo Trafimov dopo cinque secondi altro gruppo di tre atleti e finalmente dopo 16" in nona posizione il primo azzurro Tony Longo, diciottesimo Tiberi, trentesimo Felderer e quaranteseiesimo Pallaoro.
Nella secondo passaggio dal gruppo di testa che restava compatto si staccava Lindgren che transitava in quinta posizione a 13" dai quattro battistrada.
Un Longo in rimonta transitava in sesta posizione a 34", Tiberi perdeva un posizione transitando in 19esima posizione, Felderer guadagnava un posizione risalendo in ventinovesima posizione.
Nel terzo giro passava da solo al comando l'olandese Van Houts seguito a 7" dal danese Flugsang e a 29" dal russo Trafimov. Longo manteneva la sesta piazza transitando dopo 1' 23". Tiberi scendeva in 21esima posizione, Felderer in 33esima.
Invariate le posizione nel quarto round con l'olandese che incrementava il vantaggio sul danese portandolo a 38". Longo perdeva una posizione a favore dello spagnolo Rufaza. Felderer risaliva in 28esima posizione, 33esimo Pallaoro. Si ritirava Tiberi.
Nel penultimo giro invariate le prime posizione mentre purtroppo per l'Italia Longo scendeva al nono posto, sorpassato dagli svizzeri Manetsch e Fluckiger. Felderer guadagnava due posizione risalendo al 26esimo posto come Pallaoro in quel momento 31esimo.
Nel penultimo passaggio l'olandese Van Houts incrementava il vantaggio sul danese Flugsang portandolo a 1' 17", sempre terzo il russo Trafimov. Longo perdeva ancora una posizione transitando al decimo posto. Felderer guadagnava una posizione passando 25esimo mentre Pallaoro scendeva al 32esimo posto.
Nulla è poi cambiato fino alla vittoria finale dell'olandese Rudi Van Houts. Longo usciva dalla top ten concludendo in undicesima posizione (Aldo Bertoni)
Ordine d'arrivo under 23 (7 giri):
1) Rudi Van Houts (Olanda) in 1 ora 52' 01"
2) Jacob Flugsang (Danimarca) a 1' 23"
3) Yuri Trafimov (Russia) a 3' 23"
4) Lukas Fluckiger (Svizzera) a 3' 42"
5) Emil Lindgren (Svezia) a 3' 51"
6) Gion Manetsch (Svizzera)
7) Till Marx (Svizzera)
8) Nino Schurter (Svizzera)
9) Jiri Friedl (Rep. Ceca)
10) Frank Lehmann (Germania)
Gli Italiani al traguardo:
11) Tony Longo a 6' 40"
25) Mike Felderer.
33) Christian Pallaoro.
Ordine d'arrivo juniores (29,8 km/4 giri):
1) Patrik Gallati (Svizzera) 1:26:44
2) Martin Fanger (Svizzera) a 1' 11"
3) Ander Hovdenes (Norvegia) a 1' 54"
4) Alex Vouillermoz (Francia)
5) Robert Gehbauer (Austria)
6) Fabian Giger (Svizzera)
7) Yannick Martinez (Francia)
8) Lukas Kaufmann (Svizzera)
9) Mathias Wengelin (Svezia)
10) Johannes Schweiggel (Italia) a 4' 13"
Gli altri Italiani al traguardo:
15) Gunther Huber a 5' 34"
26) Christian Cominelli.
59) Lorenzo Martinelli.
Ordine d'arrivo donne juniores (24 km):
1ª Magdalena Pyrgies (Polonia) 1:20:06
2ª Aleksandra Dawidowicz (Polonia) a 1"
3ª Julie Krasniak (Francia) a 34"
4ª Tereza Hurikova (Rep. Ceca)
5ª Marianne Vos (Olanda)
6ª Jennifer Fischer (Francia)
7ª Alexandra Engen (Svezia)
8ª Verona Sovcichova (Slovacchia)
9ª Tanja Zakelj (Slovenia)
10ª Claudia Sieder (Italia) a 6' 16"
Le altre Italiane al traguardo:
20ª Judith Pollinger.
29ª Nina Gulino.