A parte il discorso del telaio in carbonio che smorza molto bene le vibrazioni e le piccole sollecitazioni, ma anche tubo sella e manubrio in carbonio fanno lo stesso effetto, il discorso si basa molto sulle geometrie.
I parametri su cui è più facile confrontare due telai da questo punto di vista, sono stack e reach, ma non tutti i costruttori li riportano.
In sostanza, puoi trovare la definizione e lo schema facilmente, più è alto lo stack e basso il reach e più la bici ha una posizione raccolta (in piedi sui pedali). Un altro parametro è l'orizzontale virtuale, che più è lungo e più porta ad una posizione distesa in avanti (da seduti, stavolta). Oltre a questi parametri del telaio però bisognerebbe considerare anche le appendici, cioè la pipa o attacco manubrio, il manubrio e il tubo sella che può essere dritto o con offset.
Ad esempio una bici da enduro recente può avere un orizzontale virtuale o un reach anche abbastanza lunghi, ma poi avrà in compenso una pipa più corta che in passato.
Insomma, la valutazione non è semplicissima, ma può dare importanti indicazioni.
Poi, puoi riferirti anche a prove comparative, se ne trovano molte in rete o alle semplici dichiarazioni dei costruttori, che tendono ad orientare i clienti all'interno della marca proposta.
L'angolo sterzo ti da invece un'idea di quanto la bici sia reattiva o viceversa stabile.
In sintesi la Scale è una classica XC da gara "designed for world-class speed.", quindi non la bici più comoda che esiste, ma probabilmente più comoda di una Scale di qualche anno fa.
Se ti orienti verso una trail, front o full che sia, certamente avrai una bici più comoda e stabile in discesa.