Cala' del Sasso

GOLDRAKE

Biker dantescus
15/11/04
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Schio ( Vicenza )
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Chi mi sa dire di questo percorso , molto affascinante , di 4444 gradini in roccia dall'Altopiano di Asiago fino alla Valsugana ?
Ne ho sempre sentito parlare da fare a piedi , ma da quando sono un biker accanito mi e' entrato in testa di farmi la discesa lungo la canaletta laterale dove facevano scorrere la legna ( i gradini sono impensabili )
C'e' qualcuno che li ha gia' fatti ?
Che sia fattibile con la mia biga da XC e 80 di forka ??

qui se ne parla
http://www.sassodiasiago.it/giornali_locali.htm
 

bondav

Biker tremendus
Chi mi sa dire di questo percorso , molto affascinante , di 4444 gradini in roccia dall'Altopiano di Asiago fino alla Valsugana ?
Ne ho sempre sentito parlare da fare a piedi , ma da quando sono un biker accanito mi e' entrato in testa di farmi la discesa lungo la canaletta laterale dove facevano scorrere la legna ( i gradini sono impensabili )
C'e' qualcuno che li ha gia' fatti ?
Che sia fattibile con la mia biga da XC e 80 di forka ??

qui se ne parla
http://www.sassodiasiago.it/giornali_locali.htm

Io non l'ho ancora fatto ma conto di farlo presto.
Ti allego un articolo in merito preso da Bdm Mtb World (leggendolo sembra di capire che sia fattibile prestando attenzione in particolare a chi lo fà a piedi ma anche vista l'umidità che si deposita sui ciotoli). Sono comunque zone molto interessanti dal punto di vista di noi "mountainBikers". Un'altra cosa: dal 96 ad oggi mi sembra che abbiano dato una sistemata ala sentiero che era in cattive condizioni. Per ultimo, da qualche parte ho letto di uno che l'ha fatto in salita in circa 3 ore e 15, ma vado molto a memoria.

Ciao e spero di esserti stato utile


Veneto: Calà del Sasso

di Nicola Nicoletti e Carlo Turchetto - BdM - Mountain Bike World, settembre 1996

Non sempre utilizzare la mountain bike significa percorrere, dalla partenza all’arrivo, strade sterrate: talvolta può essere molto piacevole percorrere normali strade asfaltate, naturalmente secondarie e magari abbandonate. L’itinerario proposto si snoda per la parte in salita su vie asfaltate, lontane dal traffico e in taluni tratti ormai abbandonate. Per la discesa, invece, si svolge su una via storica, una gradinata cinquecentesca da percorrere con il dovuto rispetto e, naturalmente, anche con la dovuta attenzione.

Località di partenza: Valstagna (VI)
Lunghezza: 37 km
Dislivello: 1115 m
Quota massima raggiunta: 1088m
Tempo di percorrenza: ore 4 e 30’
Grado di difficoltà : molto impegnativo


Il percorso
Non sempre utilizzare la mountain bike significa percorrere, dalla partenza all’arrivo, strade sterrate: talvolta può essere molto piacevole percorrere “normali” strade asfaltate, naturalmente secondarie e magari abbandonate. L’itinerario proposto si snoda per la parte in salita su vie asfaltate, lontane dal traffico e in taluni tratti ormai abbandonate; per la discesa invece si svolge su una via storica, una gradinata cinquecentesca da percorrere con il dovuto rispetto e, naturalmente, anche con la dovuta attenzione.

Foza e Asiago
Iniziamo il nostro itinerario partendo da Valstagna, pittoresca cittadina posta all’imbocco della Val Sugana, e dirigendoci dal centro del paese imbocchiamo la stretta strada che porta a Foza e Asiago. L’ascesa vera e propria inizia dopo il km 1.8 quando lasciando a sinistra la mulattiera per la Val Frenzela, superiamo il primo tornante e iniziamo a salire. Tanto per cambiare ci troviamo di fronte ad una spettacolare strada militare che, in 14 km con oltre 20 tornanti, conduce sui prati dell’Altipiano d’Asiago. La pendenza non è proibitiva ma molto regolare e consente una ascesa molto “remunerativa”, aiutata anche dal bel panorama che in breve si conquista sulla valle sottostante. Al km 8.4 (m 653), nei pressi di un tornante, lasciamo sulla destra l’Albergo Piangrande; se approfittiamo della pausa per volgere lo sguardo nei dintorni, ci accorgeremo della presenza di numerosi sentieri, perlopiù di origine militare, che risalgono le valli circostanti.
Dopo aver oltrepassato una infinita serie di curve, giungiamo al km 14.7 sulla strada proveniente da Enego per Gallio; voltiamo a sinistra e ci dirigiamo verso Foza dove arriviamo in leggerissima discesa al km 15.5. E’ il momento per una pausa, anche perché ora troveremo un tratto di discesa e sarà opportuno rivestirsi.

Le casine di Tessar di Sotto
Continuando in direzione di Asiago percorriamo poco più di un chilometro e poi, poco prima del paesino di Stona, svoltiamo a sinistra seguendo una stretta stradina asfaltata. Si scende tra strette curve in direzione sud; ben presto il fondo diventa sterrato e al km 19.3 siamo nei pressi delle casine di Tessar di Sotto (m 819). Questa prima discesa può dirsi conclusa: la strada effettua ora una lunga divagazione in direzione nord-ovest in leggera risalita. Al km 23.1 nei pressi di Gianesini sbuchiamo sulla strada asfaltata che conduce a Stoccareddo, che imbocchiamo girando a sinistra. Poco dopo la abbandoniamo, prima di un ponte aereo di recente costruzione, per seguire la vecchia strada che cala rapidamente; negli ultimi anni, questa parte della via è stata abbandonata in quanto la costruzione del viadotto ha eliminato la necessità di questo saliscendi a cavallo della Val Frenzela; per noi invece è una occasione per riscoprire antiche vie ora abbandonate.

La chiesetta del Buso
In questo modo passiamo a fianco della graziosa chiesetta del Buso, posta al km 24.2 in prossimità di un paio di tornanti; in questo luogo sbucava anche una mulattiera che risaliva tutta la valle lungo l’omonimo torrente. Dopo il Buso si riprende a salire e, dopo essersi immessi nuovamente sulla strada principale, si prosegue alla volta di Stoccareddo dove si arriva al km 26.7; è uno dei tanti “culmini” della giornata, oltrepassato il paese si scende ancora fino ad incontrare l’ennesimo tornante ove la strada, cambiando senso, riprende a salire.

Verso Calà
Ancora qualche dosso e dopo essere entrati nel paese di Sasso (m 950) giungiamo al km 30 al bivio per la Calà segnalato da alcune indicazioni gialle. La nostra discesa inizia dopo 200 metri nei pressi di un cippo commemorativo. Ci troviamo di fronte ad un vero e proprio monumento storico: una scalinata di oltre 1000 gradini, fatta costruire da Galeazzo Visconti intorno al 1500 per permettere il trasporto a valle dei legni pregiati dell’altopiano. Si tratta di una scalinata, dunque una discesa un po’ al limite per i ciclisti; è bene prepararsi allo scopo controllando la pressione dei pneumatici e, se del caso, abbassando la sella. Le tecniche per affrontare questo tratto saranno diverse: qualcuno la percorrerà a passo d’uomo, per mantenere un maggior controllo del mezzo, altri invece riterranno più divertente e sicuro affrontarla a velocità sostenuta. Concedetevi qualche pausa ogni tanto e, soprattutto, prestate la massima attenzione e rispetto agli eventuali escursionisti che incontrerete sulla via. Sarà una sorpresa per loro avvistare una bicicletta, dunque rallentate, cedete loro il passo. Il percorso è in buona parte ciclabile con l’eccezione di un tratto intermedio dove, a causa del cattivo stato dei gradini, sarete costretti a percorrere qualche tratto a piedi. Per il resto, anche se lentamente, si può procedere sulle due ruote e, quando al km 34.2 giungerete alla fine della mulattiera, vi sentirete proprio soddisfatti e felici per l’impresa compiuta. Ancora un km lungo il tracciato del torrente e al km 35.2 sarete di nuovo sull’asfalto in prossimità del primo tornante della strada che sale verso Foza. Di qui, girando a destra, giungerete in breve a Valstagna al punto di partenza.

Articolo pubblicato su BdM - Mountain Bike World / settembre 1996
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GOLDRAKE

Biker dantescus
15/11/04
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Schio ( Vicenza )
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il percorso e' veramente ben decritto

In effetti bisogna affrontare la discesa solo con l'asciutto altrimenti sarebbe pericolosa

Spero solo di trovare l'occasione al piu' presto per provarlo

Grazieo-o
 

alfre

Biker serius
Chi mi sa dire di questo percorso , molto affascinante , di 4444 gradini in roccia dall'Altopiano di Asiago fino alla Valsugana ?
Ne ho sempre sentito parlare da fare a piedi , ma da quando sono un biker accanito mi e' entrato in testa di farmi la discesa lungo la canaletta laterale dove facevano scorrere la legna ( i gradini sono impensabili )
C'e' qualcuno che li ha gia' fatti ?
Che sia fattibile con la mia biga da XC e 80 di forka ??

qui se ne parla
http://www.sassodiasiago.it/giornali_locali.htm

questa discesa l'ho fatta qualche anno fà.le prime rampe sono ripide e scivolose per il resto nulla di che. discesa fatta con una full da 120 ant e post ,si può fare anche con una front.ciao e buon divertimento
 

Classifica giornaliera dislivello positivo