artva, pala & co - Regione Piemonte

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teoDH

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Bella minchiata...una delle rare delibere utili fatte in 30 anni sul fuoripista... è stata annullata... non era perfetta, ma un po era utile...

Nel mio piccolo, avendo già APS, ero ben contento quando i pirla di turno venivano fermati, e talvolta multati, quando beati tagliavano sopra le piste o uscivano tranquilli dal pendio vergine pericolosissimo (chissà come mai nessuno si chiede perchè un pendio a fianco pista viene lasciato vergine da local che girano li tutta la stagione)...
Almeno si aveva la scusa per fargli il culo, visto che non puoi vietare l'accesso a certi pendii a rischio, almeno li multi perchè l'idiota di turno non ha quasi mai APS...
E' vero che in alcuni posti si è abusato di questa delibera, ma si presuppone che uno che ha APS lo sappia usare e abbia un minimo di preparazione sulla montagna, per lo meno si tagliavano fuori i cazzari che già fan fatica a scendere in pista, ma che quando cè powder imperterriti si buttavano a ruzzolare giù per i canaloni...

Io rimango della mia idea: se vuoi andare a fare powder, fai un corso sulla sicurezza, prendi un patentino, e giri con APS, altrimenti ti muovi con una guida alpina...
Il lassismo porta ai morti, e finchè è chi va fare fresca senza cognizione, cazzi suoi, ma poi spesso quelli impreparati fanno si che muoiano delle persone che erano in montagna per divertirsi in pista, non per morire a causa di un idiota

Adesso vedremo, alle prossime morti, cosa succederà... Si muore anche con APS, non c'è dubbio (vedi ieri in val d'isere), ma il fatto è che se uno fa un corso APS, riceve anche delle nozioni su come affrontare i fuoripista, e sul calcolo dei rischi... Poi la tragedia può sempre capitare, ma se per girare per le strade devo conoscere i segnali e avere la patente, perchè per girare sulle montagne innevate non dovrei essere adegutamente preparato?
 
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Pier88

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Faccio scialpinismo e per me è giusto che l'uso dell'arva non sia obbligatorio. C'è gente come me che non può permetterselo (sto risparmiando per comprarne uno ma è dura), poi ovvio che secondo me col pericolo valanghe non si esce. L'arva non è una sicurezza!
 

kikhit

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secondo me al di là dell'obbligo legale c'è un obbligo morale verso se stessi, i compagni di gita e gli altri che condividono il medesimo spazio innevato nell'avere e, soprattutto, sapere usare aps, valutare un pendio, le proprie capacità, le condizioni meteo, ecc. talvolta non basta neppure questo, ma il fattore di rischio comunque ineliminabile non giustifica l'assenza del kit e delle conoscenze circa il suo uso.

Visto che quando faccio snowalp io ho tutto dietro, 'sacrifico' delle gite per fare pratica con i compagni, ecc., pretendo che chi frequenta la montagna possa fornirmi (toccatona) la medesima assistenza che in caso di incidente posso, nel mio piccolo, fornire io.
 
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teoDH

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Faccio scialpinismo e per me è giusto che l'uso dell'arva non sia obbligatorio. C'è gente come me che non può permetterselo (sto risparmiando per comprarne uno ma è dura), poi ovvio che secondo me col pericolo valanghe non si esce. L'arva non è una sicurezza!

Pier, sul permetterselo, ho dei dubbi... non so come tu vada in giro, ma un set di sci-attacchi-scarponi-pelli da skialp costa molto più di 1000 euro... un APS di fascia media 250 euro...
E' come se uno mi dicesse che ha i soldi per comprarsi la moto ma non ha i soldi per comprarsi il casco...

Quanto all'utilità, se uno gira da solo è utile a recuperare il corpo, e ad evitare che si impieghino ore per i soccorsi, se fai le gite in due o più, ti può salvare la vita...
Avevo tre amici che facevano arrampicata su cascate di ghiaccio... uno aveva l'arva perchè sciatore, ed era abituato a portarselo dietro, gli altri no, arrampicavano e basta e non hanno mai sentito l'esigenza di possedere arva... tornando da una cascata un giorno sono stati travolti da una slavina...
Culo vuole che un gruppo di scialpinisti, arva muniti, abbiano visto la scena da lontano, abbiano notato che c'erano dei travolti e siano andati a controllare...
non era una grande slavina, ma erano tutti e tre sepolti... ora, di questi tre amici me n'è rimasto uno solo...

Non è questione di permetterselo o meno, è questione di capire che un arva può salvare la tua vita, e può permetterti di salvare delle vite...
Poi sono d'accordo che una profonda conoscenza della montagna e un'analisi dei pendii che si affrontano serva più di qualsiasi arva, ma rimango dell'idea che è meglio averlo, e che è meglio fare un po di selezione su certe zone della montagna che possono costituire pericoli per se e sopratutto per altri

Purtroppo in montagna si muore, arva o non arva... ma non è una buona scusa per non averlo
 

Pier88

Biker grossissimus
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Ma io sono d'accordo con te sul fatto di usare l'arva, ce l'avessi la userei sempre senza problemi. Come dici te sci, scarponi, attacchi, pelli e compagnia bella mi sono costati quasi 1000 euro e sicuramente l'arva con pala e sonda anche con 200 euro te la prendi. Però per persone come me che al momento non hanno la possibilità di averli, diventa tutto più problematico e se ci metti in mezzo anche questi divieti allora non si potrebbe mai andare. Faccio scialp da 3 anni e se ci fosse stato l'obbligo di portare l'arva non avrei mai iniziato ancora. o-o
 

Freshness

Biker superis
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secondo me al di là dell'obbligo legale c'è un obbligo morale verso se stessi, i compagni di gita e gli altri che condividono il medesimo spazio innevato nell'avere e, soprattutto, sapere usare aps, valutare un pendio, le proprie capacità, le condizioni meteo, ecc. talvolta non basta neppure questo, ma il fattore di rischio comunque ineliminabile non giustifica l'assenza del kit e delle conoscenze circa il suo uso.

Visto che quando faccio snowalp io ho tutto dietro, 'sacrifico' delle gite per fare pratica con i compagni, ecc., pretendo che chi frequenta la montagna possa fornirmi (toccatona) la medesima assistenza che in caso di incidente posso, nel mio piccolo, fornire io.

Come non quotarti!
Io ce l'ho e mi alleno ad usarlo però un obbligo di legge non mi piace. Lo usavo prima e continuerò ad usarlo ma prima di fare una legge e relative MULTE meglio scrivere cose sensate. Quante gite con le racchette si posso considerare senza alcun pericolo?
Vero è che se hai l'attrezzatura hai i soldi per l'arva...
 

riotastro

Biker tremendus
per come la legge era strutturata, meglio che sia andata così.
Non credo serva parlare dell'utilità dell'APS, indiscutibile, però la legge avrebbe obbligato ad avere 500€di materiale tutti, dal ciaspolatore all'alpinista estremo (evito il kit da 250 xkè na ciofeca) mentre credo che l'uso di APS debba essere fatto con la testa, secondo il tipo di percorso che si va a fare.
Quest'anno su 4 uscite (ahimè, problemi miei) APS son rimasti in macchina: poca neve e gite corte, senza salire oltre i 2000 e in zone con poca pendenza e boschive...
ovvio che se facessi altro, anche solo un pedio in freeride, l'avrei avuto con me.
 
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teoDH

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(evito il kit da 250 xkè na ciofeca)

Ortovox D2... con pala e sonda ortovox, non credo siano definibili ciofeche...
Basta guardarsi un po in giro e non è necessario avere i Pulse S1 o l'ultimo Mammut, piuttosto è meglio saper usare bene un arva base...
 

kikhit

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Ortovox D2... con pala e sonda ortovox, non credo siano definibili ciofeche...
Basta guardarsi un po in giro e non è necessario avere i Pulse S1 o l'ultimo Mammut, piuttosto è meglio saper usare bene un arva base...


quoto....ad esempio ci sono kit con ortovox patroller che partono da 200 euro...o si trovano ancora degli ottimi artva analogici a prezzi molto bassi...intanto ciò che conta (come diceva Cicciolina) è saperlo usare.

Io ho il pulse e per quanto sembri essere uno dei migliori, solo tanto esercizio serve a compensare lacune e difetti che non mancano a questo attrezzo...e in certi casi (come seppellimenti multipli) anche un digitale a tre antenne può afvere la necessità di essere convertito in analogico perché fa fatica ad elaborare i segnali...
 

robobo

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Eccovi le mie considerazioni sull'argomento che troppo spesso a mio avviso viene affrontato con superficialità e incompetenza.
Leggi di questo tipo fatte da legislatori che non conoscono assolutamente l'argomento montagna e non sanno nemmeno com'è fatto un Artva, non servono a nulla... sono le classiche leggi all'italiana, fatte sull'onda emotiva che alcune tragedie provocano nell'opinione pubblica; i nostri brillanti mezzi di comunicazione ci marciano sopra, ci vendono i giornali e si incrementano gli ascolti, purtroppo però non mi è mai capitato di sentire affrontare l'argomento in modo serio.
Obbligare i fruitori della montagna ad avere l'APS nello zaino a mio avviso non serve a nulla perchè se a queste persone manca una cultura di base su come si deve affrontare l'ambiente montagna il più delle volte la suddetta attrezzatura serve soltanto a recuperare più velocemente la salma. In poche parole prima di sapere usare Artva bisognerebbe conoscere cos'è la neve, cos'è una valanga, come si crea, i diversi tipi di valanga esistenti, le influenze della temperatura sul manto nevoso, i pendii e le pendenze in cui è più facile avere un distacco.... e chi più ne ha ne metta.....: esistono associazioni senza scopo di lucro, tipo il CAI, che possono insegnare tutte queste cose ma il più delle volte non vengono neppure considerate. E' innegabile che gli interessi del "business montagna" fanno si che sia più facile e conveniente pubblicizzare l'andare sulle piste battute, con la falsa promessa di più sicurezza, oppure far parlare la classica guida alpina che ti dice di non affrontare mai la montagna senza la loro competenza ....
direi nulla di nuovo se non le solite storie di soldi...
 
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teoDH

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Eccovi le mie considerazioni sull'argomento che troppo spesso a mio avviso viene affrontato con superficialità e incompetenza.
Leggi di questo tipo fatte da legislatori che non conoscono assolutamente l'argomento montagna e non sanno nemmeno com'è fatto un Artva, non servono a nulla... sono le classiche leggi all'italiana, fatte sull'onda emotiva che alcune tragedie provocano nell'opinione pubblica; i nostri brillanti mezzi di comunicazione ci marciano sopra, ci vendono i giornali e si incrementano gli ascolti, purtroppo però non mi è mai capitato di sentire affrontare l'argomento in modo serio.
Obbligare i fruitori della montagna ad avere l'APS nello zaino a mio avviso non serve a nulla perchè se a queste persone manca una cultura di base su come si deve affrontare l'ambiente montagna il più delle volte la suddetta attrezzatura serve soltanto a recuperare più velocemente la salma. In poche parole prima di sapere usare Artva bisognerebbe conoscere cos'è la neve, cos'è una valanga, come si crea, i diversi tipi di valanga esistenti, le influenze della temperatura sul manto nevoso, i pendii e le pendenze in cui è più facile avere un distacco.... e chi più ne ha ne metta.....: esistono associazioni senza scopo di lucro, tipo il CAI, che possono insegnare tutte queste cose ma il più delle volte non vengono neppure considerate. E' innegabile che gli interessi del "business montagna" fanno si che sia più facile e conveniente pubblicizzare l'andare sulle piste battute, con la falsa promessa di più sicurezza, oppure far parlare la classica guida alpina che ti dice di non affrontare mai la montagna senza la loro competenza ....
direi nulla di nuovo se non le solite storie di soldi...

Concordo, in parte...
E' vero che l'arva è importante saperlo usare quanto è importante averlo... ma si suppone che se un gruppo di amici se lo compra abbia la cognizione di provare a fare delle ricerche, o dei corsi...
Sul non scopo di lucro del CAI permettimi di sollevare dei dubbi, se non erro si paga una quota associativa e i corsi si pagano... nelle mie zone invece basta iscriversi gratuitamente a uno dei 2/3 corsi open che il soccorso alpino fa durante la stagione...
E comunque la cosa primaria è fare tante esercitazioni, e a quel busto basta essere in due arvamuniti.

Sul discorso della conoscenza della montagna, è proprio per quello che auspico l'introduzione di veri e propri patentini, da rilasciare previa frequenza di corso ben fatto, oltretutto in uqetso modo si porterebbe un indotto alle associazioni di guide alpine e di soccorso alpino, che tanto fanno per freerider e alpinisti.
 

robobo

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Concordo, in parte...
E' vero che l'arva è importante saperlo usare quanto è importante averlo... ma si suppone che se un gruppo di amici se lo compra abbia la cognizione di provare a fare delle ricerche, o dei corsi...
.... questo non lo darei per scontato ....
Sul non scopo di lucro del CAI permettimi di sollevare dei dubbi, se non erro si paga una quota associativa e i corsi si pagano... nelle mie zone invece basta iscriversi gratuitamente a uno dei 2/3 corsi open che il soccorso alpino fa durante la stagione...
Ti ricordo (...o ti informo se non lo sai) che il soccorso alpino, non è dello stato, ma bensì è parte integrante del CAI, ovvero quell'associazione di circa 315.000 persone che si autotassano come dici tu del "bollino"; i soldi del "bollino" vengono utilizzati per finanziare progetti o attività inerenti lo sviluppo e la promozione dell'attività in montagna... a quanto ne sò io nessuno si intasca nulla, tutto volontariato!!!
E comunque la cosa primaria è fare tante esercitazioni, e a quel busto basta essere in due arvamuniti.
La cosa primaria è non doverlo usare ... se lo usi qualcosa hai già sbagliato qualcosa...
Sul discorso della conoscenza della montagna, è proprio per quello che auspico l'introduzione di veri e propri patentini, da rilasciare previa frequenza di corso ben fatto, oltretutto in uqetso modo si porterebbe un indotto alle associazioni di guide alpine e di soccorso alpino, che tanto fanno per freerider e alpinisti.
Si, una bella patente, così qualcuno potrebbe farci un bel business ...
 
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Pes de Lac

Biker urlandum
6/5/10
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Penso di poter dire la mia, in quanto per un certo periodo volontario nel Soccorso Alpino.
Senza dubbio la mancanza di conoscenza della montagna è il peggior male che possiamo farci quando usciamo per una skyalp o un semplice fuoripista a lato impianti, questa conoscenza o ce la si fa sul campo con anni di frequentazione dei monti o con i corsi specifici (il Cai/Caoo li fanno pagare eccome a differenza del Soccorso Alpino) in cui oltre all'utilizzo dei sistemi di recupero si insegna a guardare la neve, a conoscerla e ad interpretarla.
Sapete quante guide o soccorritori muoiono o rischiano di farlo per cercare di salvare ignoranti ogni inverno!
Questa è la grande lacuna nella nostra cultura...si va e basta, e poi alla sera tutti a fare i fighi nei bar...senza offesa per nessuno ovviamente.
Ho sempre usato l'arva fin da ragazzino, sono convintissimo che debba essere il primo componente della nostra attrezzatura, tutto il resto viene dopo...gli sci, la tavola, le pelli, la ghiacca tecnica tutto materiale che da divertimento ma che non ti salva la vita.
Quando si impara ad utilizzarlo, ci si rende subito conto di quanto quell'aggegino aumenti le possibilità di portare a casa la pelle la Domenica sera.
Non dimentichiamo che non lo facciamo solo per noi, ma soprattutto per tutti quelli con cui andiamo o incontriamo in montagna...immaginate che bella scena:
stiamo salendo tranquilli in un vallone di neve da favola, sul costone a lato una slavina si stacca e travolge un gruppo a 300 Mt. (sono tanti nella neve fresca) da noi, noi tutti tranquilli senza arva (tanto non è FONDAMENTALE), se ci va di culo ne salviamo qualcuno, altrimenti alla sera sarà colpa loro che sono andati dove non dovevano o mia che non ho avuto la possibilità di far nulla.
Ovviamente se io ho con me l'arva e loro no, non ho colpe.
Per me è giusto porre delle regole, sicuramente sempre migliorabili, ma l'assenza di esse potrà causare solo tragedie che forse si potevano evitare...
Tanto alla fine, per l'opinione pubblica, è la Montagna ad essere ASSASSINA...
 
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Obbligare i fruitori della montagna ad avere l'APS nello zaino a mio avviso non serve a nulla perchè se a queste persone manca una cultura di base su come si deve affrontare l'ambiente montagna il più delle volte la suddetta attrezzatura serve soltanto a recuperare più velocemente la salma.

questo era proprio il limite (e contraddizione)principale della legge, che ha portato, presumo, alla mancata attuazione dell'articolo su aps.

Non a caso nella delibera che max ha pubblicato sul sito del cai di Novi
viene evidenziata la necessità di educazione e formazione in merito all'ambiente innevato su cui si svolgono le gite.

Ora intanto il problema 'legale' non esiste più....ma come ho sottolineato prima la questione è di natura morale e di responsabilità sia personale che collettiva...è un obbligo di responsabilità conoscere la neve ed i suoi metamorfismo, così come avere e sapere usare i vari dispositrivi di sicurezza.
 
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robobo

Biker tremendus
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Questa scusami ma è una cavolata...io potrei dover usarlo per salvare qualcun altro che è in pericolo...e sta tranquillo che nella maggior parte dei casi è questo il suo reale impego.

Leggiti meglio il contesto del discorso a cui si riferisce il mio sarcastico commento.... forse hai letto male....
La sicurezza in montagna è una cosa complessa che non si può limitare al solo discorso che basta essere in 2 a usare bene l'Artva.....

A proposito di cavolate... :rosik:
(il Cai/Caoo li fanno pagare eccome a differenza del Soccorso Alpino)

tu che hai anni di esperienza nel soccorso Alpino dovresti sapere bene che da statuto ogni suo appartenente (...sono circa 7000 i soccorritori in Italia) è di fatto un socio CAI, essendone l'organo parte integrante .... dispiace sentire parlare di Soccorso Alpino e di CAI come entità diverse.
....pensa che ora diventerà una vera e propria sezione del CAI!!! :il-saggi:
 

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