In fisiologico ritardo (ma ritengo di essere giustificato, essendo un aspirante bradipo che ha gareggiato in solitaria), riporto la mia testimonianza sulla 16 ore di Santa Viola.
Prima di partire, confesso, temevo più l'autostrada che la gara, nonostante fossi alla mia prima esperienza assoluta con una endurance...

Infatti, durante il viaggio arriva la chiamata dello sborcat in panne;

si tratta di un autentico fulmine a ciel sereno così, ET ed io, non possiamo fare a meno di pensare "se non accade qualcosa quando noi forumendoli del Friuli ci troviamo (o abbiamo l'intenzione di farlo), non è neanche bello"!

Ma la tradizione va rispettata, altrimenti non saremmo più noi, vero?

All'uscita dell'autostrada provo a molestare telefonicamente sborc, per sapere se ce l'ha fatta a raggiungere la location della gara o se ancora attende fiducioso l'arrivo di un salvatore,

ma invano: "il cliente da Lei chiamato non è al momento raggiungibile, scandisce inesorabile ed odiosa la solita voce registrata. Mannaggia, penso, e ora? Ma una volta sul posto, accolti da una contrastante visuale sui colli circostanti (splendidi ma parzialmente adombrati da nubi minacciose che nulla di buono lasciano presagire), constato con gioia che il ramarro non solo è vivo e vegeto, ma si trova comodamente posizionato all'interno di un super gazebo mega accessoriato, nel quale non manca ogni ben di Dio (vino, salame, frico, ecc... ).

Infatti, tale baluardo risulta completamente circondato e messo sotto assedio.

Mi guardo attorno e penso: iniziamo bene! Grazie per l'accoglienza: mitico Omar.

L'atmosfera è molto cordiale e festosa; si chiacchera e si scherza, tra un preparativo e l'altro: mentre posizioniamo la tenda noto però, con inquietudine, che a meno di 2 Km in linea d'aria da noi sta piovendo... Sarà per questo che, piantando un picchetto, mi autoinfliggo involontariamente una sonora martellata sul dito.

Stoicamente resto in silenzio, ma inizio a pregare affinchè le nubi girino al largo dal percorso della 16 ore.

Ancora non lo so, ma sarò esaudito. Visto che c'è ancora tempo, decidiamo di provarlo, questo anello: dall'altipiano erboso si risale faticosamente fino ad intercettare una rotabile asfaltata, ove la pedalata risulta più facile. In breve si è su sterrato, entro un fittissimo bosco a prevalenza di pino, che accompagna in men che non si dica al punto altimetrico più elevato, oltre il quale inizia una veloce discesa, preludio di una decisa svolta sinistrorsa seguita repentinamente da un imbuto e, tornati in ambiente aperto, da un insidioso curvone in contropendenza sull'erba, destinato a erodersi con i ripetuti passaggi. Un traverso in falsopiano permette di tagliare il versante, poi si scende nuovamente, lanciati verso il tecnico passaggio a single track il quale -lasciate ogni speranza voi ch'entrate-

immette nell'oscurità più totale di una pecceta da fiaba, priva solo dei cappelli rossi punteggiati di bianco dell'
Amanita muscaria a darle il tocco definitivo. :-P Ma non c'è tempo per respirare, perchè attende una discesa rotta e velocissima, in cui il fondo -a vedersi- pare più "sciolto" di quanto in realtà non sia. Raggiunto il punto altimetrico più basso, tocca risalire faticosamente

per riguadagnare la zona della sagra, nella quale si è accolti dall'allegria che risuona ovunque, al pari della musica e dell'infaticabile attività dello speaker. Tutto attorno è un brulicare di bikers: sembrano delle formichine operose ma pronte a scendere in battaglia: sono cariche e determinate a fare bene.

24hpassion è fenomenale: pare a casa sua. Conosce tutto e tutti, brani musicali compresi. Instancabile motivatore, non nega una parola di incoraggiamento a nessuno, al punto di trasmettere in modo contagioso un entusiasmo straripante (che per me sarà fondamentale nel trovare le motivazioni per proseguire nella follia notturna, quando ogni singola cellula del mio corpo si ribellava alla sola idea di farlo).

Alle 20:30 si parte: inizia il massacro. Cerco di non spingere perchè so che sarà lunga, ma non riesco a fare i primi giri in modo tranquillo, incline all'approccio con tutt'altro genere di gara; il buio scende presto e, quali unici lampi di luce a squarciare la tenebra (a parte gli impianti dei bikers), restano solo i flash del buon 24hpassion, che accompagna gli scatti all'incoraggiamento, sempre.

Le ore passano e la percorrenza del tracciato, nonostante sia beve, diviene sempre più faticosa: la stanchezza si fa sentire e gli errori incombono...

Decido di fermarmi per un pò ma non ho fatto i conti con 24hpassion: a lui non si può sfuggire.

Non so come ma riesce a convincermi a proseguire. Solo all'alba mi concederà di entrare in tenda a riposare, ma di dormire non se ne parlerà proprio: tra la tensione, i postumi dei festeggiamenti fatti dai giovani accorsi in massa alla sagra, la burn che si agita spasmodicamente nel mio organismo (mai più!

) e la voglia di proseguire, si concretizza una notte in bianco completa, resa tale anche dalla "vendetta" della battagliera ET ("deliziata" dai dialoghi notturni del sottoscritto ed Angelo

). Ok -penso- riparto e sforo finalmente i dannatissimi 100 Km, mai toccati sinora in una singola uscita in mtb. Lo faccio, ma ancora non sono soddisfatto; proseguo ad oltranza e, alle 11:45 circa dopo un'ultima sosta, torno in sella con l'intenzione di fare ancora un paio di passaggi. La gara terminerà alle 12:30 quindi posso farcela di sicuro, considerato che giro a circa 15 di media o poco meno, ma quando passo al traguardo e leggo che sono le 12:00, penso: "oh no! Non ce la farò mai a fare altri due giri entro la scadenza del temine"!

Invece accade il miracolo: transitando davanti al nostro campo base vengo caricato dalle incitazioni di ET, che mi invita a "tirare" per completare i due passaggi entro la fatidica soglia delle 12:30. Non so come ma ce la faccio, quindi -quale meritata ricompensa- mi attende ovviamente un altro giro, mentre tutti gli altri si sono oramai fermati.

(Sono le 12:28. Decido di prendermela comoda e così faccio. Poco prima di competare l'ultima salita vedo la rassicurante figura di ET

ad attendermi ed al successivo passaggio del traguardo trovo ancora una volta Angelo ad incitare! Non ci credo, la gara è finita...

Il mio Polar dice 149,7 Km e 3960 m di salita, incluso il giro di prova: praticamente quasi il doppio rispetto alle uscite più lunghe mai fatte in vita mia con la mtb.

Dopo aver smontato a tempo di recordo il campo base, nonostante il delirio a cui ero in preda, ET ed io abbiamo raggiunto gli altri a mangiare. :magna: Il tempo per le premiazioni ed i saluti e poi via, tutti verso casa! E' stato un we stupendo, oltre ogni aspettativa. Ringraziare che si è dato da fare per rendere la manifestazione memorabile è d'obbligo: se lo merita pienamente. Concludo la mia logorrea salutando calorosamente tutte le persone che hanno condiviso queste bellissime emozioni, con particolare riguardo all'intera "cellula friulana" (

) ed al mitico 24hpassion.

Grazie infinite a tutti e... A presto!

Marco